A Camposampiero casa di riposo chiusa ai visitatori dopo i sei positivi

CAMPOSAMPIERO. Quando il peggio sembrava passato, torna l’incubo contagi al centro servizi per anziani “Moretti Bonora” . «Oggi (ieri, ndr) fortunatamente non abbiamo nuovi contagi dai responsi dei tamponi. Avremo un quadro completo entro una decina di giorni» commentava ieri pomeriggio il direttore della casa di riposo “Moretti Bonora”, Stefano Gallo. All’esterno della struttura nel frattempo, porte chiuse, nessun parente in visita ed un isolamento come nelle settimane dello scoppio della pandemia.
Due operatrici ed un infermiere camerunensi, un’infermiera croata e due ospiti positivi al Covid-19 hanno costretto la dirigenza a chiudere nuovamente la struttura ai familiari, mentre proseguono i tamponi a raffica su personale ed ospiti. Lo stato di allerta, in questi mesi, non è mai stato abbassato e proprio grazie ai ripetuti tamponi sono emerse le positività di tre, tra operatori e infermieri camerunensi che avevano partecipato alla commemorazione funebre al parco Fenice di Padova, il 4 luglio scorso.
«Dopo il primo caso di un’operatrice nostra dipendente risultata positiva, martedì abbiamo subito chiuso la struttura al pubblico ed intensificato i controlli», spiega il direttore della struttura, Stefano Gallo. Nei giorni successivi, i risultati dei tamponi hanno evidenziato la positività di altri due camerunensi, un’operatrice ed un infermiere di cooperative esterne, e di una collega infermiera croata che nulla c’entrava con la commemorazione funebre, ma che lavorava nello stesso reparto degli africani.
Infine, la positività di due ospiti che erano assistiti dal personale contagiato, subito trasferiti nel reparto Covid della struttura, in isolamento. «Da mesi stiamo facendo tutto il possibile per proteggere i nostri ospiti e tutelare i lavoratori – aggiunge Gallo. Abbiamo richiesto comportamenti responsabili a tutto il personale e certamente questo contagio dall’esterno, non ci voleva. Non siamo comunque impreparati e tutti i protocolli sono stati immediatamente attivati».
Il sindaco Katia Maccarrone confida che i casi delle due operatrici sanitarie camerunensi, in forza al centro servizi “Moretti Bonora” , restino isolati. «Stiamo monitorando sul territorio queste situazioni familiari che hanno presentato positività al Covid. Ovviamente, le persone interessate devono mantenere assolutamente l’isolamento». Una residente in zona istituti superiori e la seconda in pieno centro, le due donne sono ora in isolamento fiduciario a casa. L’infermiere camerunense invece risiede a Padova.
Sconcerto e preoccupazione ieri, tra la gente in centro a Camposampiero, per gli esiti di una commemorazione funebre così partecipata e dagli effetti ancora imprevedibili. Sul mancato allarme diffuso nei giorni scorsi, dopo i primi casi accertati a Camposampiero, Katia Maccarrone risponde: «Non abbiamo avuto allarme preventivo sulla questione. Ora invece è arrivata a tutti i Comuni la richiesta dall’Usl 6 Euganea di comunicare i residenti camerunensi, cosa che abbiamo fatto immediatamente. Sono in costante contatto con la direzione del centro servizi “Moretti Bonora”, dove la situazione si era stabilizzata in positivo, grazie ad un grande lavoro effettuato con massima attenzione e professionalità da parte di tutti. Mi auguro che non compaiano ulteriori positività al Covid-19, ma bisognerà attendere la fine della settimana prossima per essere tranquilli», è l’auspicio del primo cittadino.
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