Addio Maria Pagliarin, 95 anni testimone dell’eccidio nazista

La donna era a Villa Pimpinato  il 28 aprile ’45 dove i tedeschi  attuarono una rappresaglia  uccidendo 44 persone fra  cui un bimbo e il generale Dezio

SAONARA

Era l’ultima testimone dell’eccidio nazista perpetrato a Saonara il 28 aprile 1945: all’età di novantacinque anni si è spenta Maria Pagliarin, all’epoca governante a Villa Pimpinato, dove i soldati tedeschi catturarono una trentina di civili.

Attaccate da una formazione partigiana, le truppe tedesche in ritirata risposero con rastrellamenti e con una feroce rappresaglia, uccidendo 44 persone tra cui un bambino di cinque anni e il generale dei carabinieri Giuseppe Dezio, che si era offerto da solo al plotone di esecuzione per salvare gli altri prigionieri. Un gesto per il quale al generale verrà conferita nel 1949 la medaglia d’argento al valor militare; il paese di Saonara riceverà la medaglia d’argento al valor civile nel 2005. In quegli anni Maria Pagliarin lavorava alle dipendenze di Teresina Pimpinato e del marito, il generale Dezio, svolgendo le faccende domestiche e coordinando l’andamento quotidiano della casa; ma i due coniugi la consideravano come una loro figlia. Quando quel 28 aprile i tedeschi in ritirata fecero irruzione nella villa, chiedendo cibo e che gli venisse indicata la strada per rientrare in Germania, la donna si ritrovò una pistola puntata alla gola solo per essersi avviata a prendere la divisa del generale. Poco dopo fu testimone anche dell’arrivo del gruppo di circa trenta partigiani che tentò di farsi consegnare le armi dai soldati. Un’azione a cui seguì il ferimento di un tedesco e poi la tragica rappresaglia. «Dopo la morte del generale Maria Pagliarin rimase sempre con Teresina, come se fosse stata sua figlia» ricorda Arturo Pimpinato, nipote di Teresina «Alla morte di mia zia, nel 1982, Maria rimase a villa Pimpinato, che aveva ricevuto in eredità, e in seguito si sposò con un carabiniere di Belluno. Maria ha poi condotto una vita molto ritirata, custode della memoria del generale Dezio e della moglie, e ha passato gli ultimi anni della sua vita a Vigonza». Maria non ha avuto figli e lascia la nipote Ornella, che l’ha accudita sino alla fine. La data delle esequie verrà resta nota nei prossimi giorni. ––





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