Aggredita e ferita il giudice Galasso

È stata aggredita nel cuore del centro storico mentre andava a teatro. Un balordo in bicicletta ha agguantato la borsa che lei teneva in mano e ha strattonato con tutta la forza che aveva. Stavolta la microcriminalità di strada ha fatto una vittima eccellente: il giudice Giuliana Galasso, 68 anni, presidente dell’ufficio Gip del Tribunale di Venezia. La donna è caduta a terra e oltre a rompere gli occhiali da vista si è anche fratturata la spalla. Ieri è rimasta in sala operatoria fino a tarda sera.
Galasso, con una lunga carriera a Padova alle spalle, è uno dei magistrati di primo piano del tribunale di Venezia. Giovedì sera stava attraversando piazzetta San Nicolò per andare al teatro Verdi, dove l’attendeva l’amica Maria D’Arpa, sostituto procuratore a Padova. La donna teneva la borsetta in mano e non si è resa conto di avere qualcuno alle spalle. Un individuo in bicicletta, probabilmente un nordafricano, ha afferrato la tracolla e ha tirato con forza. Lei ha provato a opporsi ma ha perso l’equilibrio ed è caduta. È stata soccorsa pochi istanti dopo da altre persone che si stavano recando a teatro. Insieme a loro ha raggiunto l’amica e a quel punto è stato dato l’allarme.
«Mi ha assalito da dietro e ho provato a fare resistenza ma sono caduta» racconta dal letto d’ospedale. «Mi hanno rubato le chiavi di casa, 50 euro, il tesserino del Ministero e uno dei due telefoni cellulari». Ma Giuliana Galasso, con il consueto equilibrio, non si lascia a considerazioni “di pancia” nonostante la brutta esperienza. «Scippi purtroppo ce ne sono tanti anche di giorno. Sono stata semplicemente sfortunata».
Ieri verso le 20 è uscita dalla sala operatoria: la prognosi è di 30 giorni, rimarrà ricoverata fino a domenica.
Ora è scattata la caccia all’uomo in città. Le forze dell’ordine stanno cercando di risalire all’identità del malvivente anche analizzando i filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.
Tra qualche giorno Giuliana Galasso avrebbe dovuto prendere in mano le redini dell’intero tribunale di Venezia, visto che il presidente Arturo Toppan ha raggiunto i 75 anni e se ne va in pensione prima di Natale. È lei, infatti, la presidente più anziana di un ufficio giudiziario veneziano. Da tempo regge l’Ufficio dei giudici delle indagini preliminari e delle udienze preliminari. Ad esempio, è lei che ha firmato le sentenze di patteggiamento di buona parte degli imputati del processo Mose, tra i quali quella di Giancarlo Galan. Proprio giovedì scorso aveva celebrato l’udienza per stabilire le quote da sequestrare alle società implicate nel procedimento.
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