Arrestato cerca di corrompere i poliziotti: «Cinquemila euro e mi liberate»
Il cinese è stato fermato in zona Stazione a Padova, era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Portato in Questura, ha provato ad offrire soldi agli agenti

Nella mattinata di venerdì 18 luglio, gli agenti della Squadra Volante della Questura di Padova hanno arrestato un 53enne cittadino cinese destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il controllo è scattato intorno alle 10 in zona Stazione, quando i poliziotti, impegnati in un posto di controllo, hanno fermato un’auto con targa croata. A bordo del veicolo viaggiavano tre cittadini cinesi, tra cui il conducente che, da subito, ha mostrato segni di nervosismo. L’uomo, infatti, al momento del controllo ha dichiarato di non avere con sé la patente e poco dopo ha esibito un permesso di soggiorno e una patente intestati a un’altra persona, sostenendo che si trattasse comunque di documenti propri.
Gli agenti si sono accorti che la fotografia sui documenti non corrispondeva alle fattezze dell’uomo fermato. Per questo motivo lo hanno accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi.
È emerso così che il 53enne aveva a carico numerosi precedenti penali e di polizia, tra cui favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ricettazione, uso di documenti falsi, violenza privata, lesioni personali, sequestro di persona a scopo di rapina, estorsione e furto aggravato. Nel 2022 gli era stato anche notificato un avviso orale dal Questore di Prato.
Dagli accertamenti è risultato che a suo carico pendeva un ordine di cattura emesso dal Tribunale di Trieste lo scorso 28 aprile. Il provvedimento era scattato dopo che l’uomo, già agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, era risultato assente al controllo da parte della Polizia. Per questo motivo, il giudice aveva revocato i domiciliari e disposto la custodia cautelare in carcere.
Il 53enne era stato arrestato a ottobre 2024 in provincia di Trieste, mentre aiutava, insieme a un complice, quattro cittadini cinesi sprovvisti di documenti ad entrare irregolarmente in Italia. I due erano stati fermati all’interno di un parcheggio di un centro commerciale, a bordo di un’auto a noleggio. In seguito a quell’arresto, il 15 ottobre, gli erano stati concessi i domiciliari, violati poi nel mese di aprile 2025.
Durante la permanenza in Questura a Padova, l’uomo ha tentato di corrompere i poliziotti offrendo loro denaro e promettendo fino a cinquemila euro in cambio della propria liberazione. Per questo motivo è stato anche denunciato per tentata corruzione.
Nei suoi confronti sono scattate ulteriori denunce per sostituzione di persona e false attestazioni a pubblico ufficiale, oltre a una sanzione amministrativa per guida senza patente.
Al termine delle operazioni, il 53enne è stato portato nel carcere Due Palazzi.
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