Colorificio Loris devastato dalle fiamme

L’azienda ha perso macchinari e materiali, i proprietari e i 6 dipendenti non sanno quando potranno riprendere l’attività
Di Cristina Salvato

RUBANO. Ieri al colorificio "Rivestimenti Loris" di via Rossi è stata la giornata della conta dei danni: tanti, tantissimi, ancora non quantificati. L'incendio che è scaturito venerdì sera, dopo la chiusura, ne ha devastato il capannone dove si realizza la produzione, mandando in fumo parte del tetto, macchinari e materiale. I proprietari, la famiglia Palmerini, non sanno ancora quando potranno riprendere l'attività: oltre ai fondatori e ai loro figli, lavorano circa sei persone alla realizzazione dei vari tipi di colore.

«Il capannone centrale dove realizziamo i colori è andato completamente distrutto», racconta la titolare affranta. «Sono circa 500 metri quadrati dove c'erano i contenitori dei colori e i macchinari, praticamente nuovi e piuttosto costosi, che adesso dovremo ricomperare. Pare che sia stato un corto circuito scaturito da una bilancia. È stato comunque orribile: come tutti i venerdì sera la famiglia intera era riunita, compresi i nostri nipotini. Ci hanno suonato il campanello avvertendoci dell'incendio e siamo scesi in strada. C'erano fiamme rosse altissime. Abbiamo assisto impotenti, mentre i pompieri le spegnevano. Ci ha commossi ieri mattina vedere tante persone, anche clienti, arrivate con il badile ad aiutarci a raccogliere i detriti: non credevamo ci fosse tanta gente che ci voleva così bene».

L'incendio è stato circoscritto e spento in un tempo relativamente breve, ma i vigili del fuoco sono intervenuti in forze, con diverse squadre da Padova, Vicenza, Abano Terme e con i volontari di Santa Giustina, per un totale di otto automezzi e 25 operatori. «Arpav è uscita verso le 23.30», precisa il sindaco Sabrina Doni, «e ha svolto dei prelievi, anche se pare non ci siano contaminazioni né pericolo per la popolazione, non essendo andati a fuoco solventi o sostanze pericolose. Ho comunque emanato un'ordinanza con cui intimare alla ditta di bonificare la canaletta che le scorre a fianco e di smaltire il materiale in maniera conforme alle leggi. Saremo in ogni caso vicini come comunità a questa famiglia, tanto stimata e partecipe alla vita di Rubano».

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