Contratto di solidarietà per salvare la Fanton

CONSELVE. Dopo la cassa integrazione arriva il contratto di solidarietà per i 160 dipendenti della Fanton di Conselve, con riduzione di orario a rotazione e chiusura dello stabilimento il venerdì. L’accordo, raggiunto prima dell’estate, in seguito al calo delle commesse per l’azienda specializzata nella produzione di componenti elettrici, dura un anno ma potrebbe essere rivisto nel caso arrivassero degli ordini importanti. Al momento il contratto di solidarietà, che vede le ore non lavorate pagate all’80-85 per cento, viene applicato sia gli operai che al personale amministrativo e ha permesso di non avere esuberi o dover chiudere dei reparti.
La Fanton, fra le aziende più grandi della Bassa padovana, lavora con la grande distribuzione e l’edilizia, fornendo prese elettriche, cavi e altri componenti. Oltre allo stabilimento di Conselve, con circa 80 operai e altrettanti impiegati, c’è la filiale in Romania con un centinaio di dipendenti. L’anno scorso, in seguito al calo degli ordini e alla crisi dell’edilizia, il ricorso alla cassa integrazione aveva interessato la produzione, ora il contratto di solidarietà riguarda tutti anche se con una certa flessibilità.
Le ore di solidarietà i sono assegnate a rotazione e nel caso di nuove commesse i dipendenti riprendono il normale orario. L’accordo ha permesso di salvare una quarantina di posti di lavoro che altrimenti sarebbero stati a rischio, anche se la proprietà non ha mai parlato di esuberi né di licenziamenti. La prospettiva è quella di incrementare sia le esportazioni che le commesse in modo da riportare la produzione ai livelli precedenti alla crisi. Se invece la situazione continuerà ad essere difficile il contratto di solidarietà potrà essere rinnovato fino alla primavera del 2014.
Nicola Stievano
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