Doctor Clown contro i falsi pagliacci

Si infilano un paio di scarpe buffe, un naso rosso, e poi comincia la messa in scena. Si nascondono dietro il buon nome delle associazioni di clown terapia padovane e vanno in giro a chiedere soldi, una questua per fantomatiche attività di sostegno alla Pediatria di Padova. Dopo mesi di sopportazione, i pagliacci “doc” con il camice hanno detto basta: hanno cominciato una campagna serrata contro «due impostori che spillano denaro alla gente grazie al nostro nome. Lo stiamo ripetenendo allo sfinimento: il nostro servizio in ospedale come clown di corsia è svolto da volontari a titolo gratuito». Le associazioni clown Padova e Vip, Viviamo in positivo Padova Onlus, sono passate al contrattacco. Stanno tempestanto i social network di avvisi, hanno contattato il Comune, le forze dell'ordine. E fino a che non verranno bloccati i due pagliacci fasulli (pare si nascondano dietro una onlus tarocca che ha sede nel Sud Italia), scatteranno contromisure a raffica. Già pronto il piano B: i veri clown da corsia a strettissimo giro si doteranno di un marchio di riconoscimento e se lo piazzeranno sul camice. Si marchieranno con il simbolo di un euro sbarrato, a significare che loro non percepiscono un centesimo per quello che fanno e soprattutto non si occupano di raccolta fondi, tanto meno porta a porta. Ecco la comunicazione del presidente di “Dottor clown Padova”, Andrea Zampieri: «Da circa quattro mesi la nostra associazione riceve segnalazioni che alcune persone vestite da clown raccolgono offerte in denaro nei supermercati e nelle piazze del centro, fermando le persone e dicendo che il loro fine è aiutare anche la Clinica pediatrica di Padova. Tendono a farsi passare come i clown delle associazioni presenti in città, Dottor Clown e Vip, con un atteggiamento molto orientato verso la raccolta di denaro e molto poco preparato sull'argomento del servizio di clown terapia svolto in ospedale. Vogliamo ribadire che la nostra associazione, che opera dal 2002 all'interno del Comune di Padova, non raccoglie offerte economiche se non attraverso eventi organizzati, pubblicizzati a mezzo stampa e sul nostro sito. Il nostro servizio in ospedale come clown di corsia è svolto da volontari a titolo gratuito». (f.pe.)
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