Ecco i dissuasori in piazza Erbe a gestirli saranno gli ambulanti

Installati per la prima volta dalla giunta Zanonato erano stati tolti da Bitonci Soddisfazione al mercato  «Adesso l’area è più vivibile»
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-PALETTI ANTI PARCHEGGIO PIAZZA DELLE ERBE
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-PALETTI ANTI PARCHEGGIO PIAZZA DELLE ERBE

Li aveva chiesti a marzo, e finalmente sono arrivati. Dopo circa 7 mesi di attesa, il vicesindaco Lorenzoni ieri ha potuto annunciare il ritorno dei paletti dissuasori in piazza delle Erbe per impedire il parcheggio selvaggio. La misura anti-furbetti è quindi operativa, ma non è una novità per la città. Era stato l’ex sindaco Bitonci a eliminare i paletti, mentre a farli installare era stato Ivo Rossi nel 2011, da assessore alla mobilità della giunta Zanonato.

«Ci voleva, ora la piazza è più vivibile», esultano tanti ambulanti che ogni giorno lavorano all’ombra del Palazzo della Ragione, «anche se forse perderemo qualche cliente che passava di qui in macchina e parcheggiava dove non poteva». Si tratta di normali paletti metallici di tipo rimovibile. In questo modo saranno gli stessi operatori del mercato a toglierli la mattina al loro arrivo, tra le 5 e le 6, per scaricare la merce a ridosso dei banchi, fino alle 9 circa, per poi tornare a chiudere per tutta la mattinata. Stesso processo il primo pomeriggio, quando rimuoveranno di nuovo i paletti per poter caricare i propri mezzi e li installeranno nuovamente per evitare che quegli spazi vengano utilizzati la sera per parcheggiare l’auto. Parliamo di dissuasori intelligenti, dotati di lucchetto e chiavi già distribuite agli ambulanti. Solo loro, e negli orari prestabiliti, potranno rimuoverli per avvicinarsi con i furgoni. «Un piccolo gesto per poter apprezzare la bellezza delle nostre piazze, che ne garantisce la vivibilità e lo svolgersi di tutte le attività quotidiane in serenità», lo definiscono gli esponenti di Coalizione Civica. Quella dei paletti era un’idea che sia Lorenzoni che Giordani avevano in mente sin da quando si sono insediati, subito dopo aver dichiarato guerra al park selvaggio, ma per realizzarli (quelli di alcuni anni fa sono spariti) si è dovuta contattare una fonderia. Proprio su questi principi è nato anche il provvedimento di prolungamento degli orari della Ztl fino alle 23.30 che ha fatto molto discutere. A questo proposito, l’amministrazione attende per i prossimi giorni una risposta sulla proposta di correzione degli orari che prevede l’apertura alle auto dalle 20 alle 21.30 e la domenica fino alle 13. —

LU.PRE.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova