Evade dai domiciliari e chiama il 113: «Ho problemi d’amore». Arrestato
E’ successo a Padova, il 32enne con vari precedenti si è di fatto consegnato alla polizia dopo aver chiamato il numero di emergenza da ubriaco, raccontando di avere problemi sentimentali con una donna che non lo voleva più. Ora è in carcere

Evade dai domiciliari, si ubriaca e chiama il 113 per una delusione d’amore. È finita così, nella notte di venerdì 18 luglio, la fuga di un 32enne padovano già noto alle forze dell’ordine, che si è consegnato di fatto alla polizia dopo aver bussato – invano – alla porta dell’ex compagna.
L’uomo, in evidente stato di alterazione alcolica, ha telefonato alla centrale operativa della Questura poco dopo mezzanotte, lamentando problemi sentimentali con la donna che, a suo dire, non voleva più saperne di lui.
Quando le volanti sono arrivate in zona Città Giardino a Padova, lo hanno trovato poco distante da un bar in fase di chiusura: agitato ma collaborativo, ha raccontato agli agenti di essere scappato da casa – dove era detenuto agli arresti domiciliari – perché non riusciva a superare la fine della relazione.
Già noto per reati come spaccio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, il 32enne ha ammesso subito di essere evaso, giustificando il gesto con “sofferenza emotiva”. Ma per lui si sono riaperte le porte del carcere.
I precedenti non lasciano dubbi: nel settembre 2022 era stato protagonista di un inseguimento rocambolesco per le strade di Padova dopo aver forzato un posto di blocco. Guidava senza patente, ritirata nel 2016, e sotto l’effetto dell’alcol. Durante la fuga aveva persino cercato di investire un poliziotto, provocando danni ingenti a due auto di servizio.
Più recentemente, nel marzo 2023, era stato arrestato per rapina e resistenza. Per questi fatti era stato inserito in una comunità di recupero da cui però era evaso nel febbraio 2024. A giugno 2025 era poi stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, da cui è nuovamente fuggito nei giorni scorsi. Dopo l’arresto nella notte del 18 luglio, il giudice ha disposto per lui la detenzione in carcere. Ora si trova alla casa circondariale Due Palazzi di Padova, in attesa di nuovi sviluppi giudiziari.
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