Frah Quintale, l'album più sorprendente di dicembre

PADOVA. E' il cd del mese, l'album più interessante della nuova scena musicale italiana.
L'autore, Francesco Servidei in arte Frah Quintale, è un ex rapper 28enne bresciano. Ovvero, dal rap arriva con qualche produzione nella valigia, ma con questo suo nuovo lavoro si piazza nel pop alternativo, nell'indie pop se preferite, con venature radiofoniche e testi attualissimi e non certo marginali.
L''album si intitola "Regardez Moi" (etichetta Undamento), dieci canzoni che in parte sono state pubblicate una a una durante l'anno, come a saggiare il terreno musicale indipendente. Ad ogni pubblicazione Frah Quintale ha raccolto fiducia e ha sempre saputo produrre qualcosa di nuovo e più intenso, fino ad arrivare a questo cd esemplare per gusto, ritmo, capacità espressiva, racconto della vita metropolitana.
I testi sono particolari, perchè semplici e capaci di poesia metropolitana allo stesso tempo: "Abbiamo visto i quartieri i locali i bicchieri spaccati / E l'eroina sopra le stagnole / Camminavamo nei treni la notte / Per scrivere il nostro nome / Ed aggiungere un po' di colore". (Nei treni la notte). Oppure "Ho il viso aperto pieno di tagli / non è un cielo stellato ma i miei denti a terra / dirti che ti amo è un volo dal secondo piano / un incidente in bici contro un carro armato" (Otto miliardi di persone).
Ma è il nuovo singolo "Sì, ah" a colpire per maturità creativa. Nell'ultimo suo episodio musicale, Frah Quintale mescola ironia a quotidianità con un sound piacevolmente radio. Il rap, qui, sembra un ricordo: e dopotutto, questo giovane artista lombardo sembra molto a suo agio con il cantautorato pop italiano. Un orecchio verso l'r'n'b da classifica americano, l'altro rivolto al nostro recente passato della canzone d'autore.
L'album più curioso di questo dicembre e, nonostante i tanto di cappello a Jovanotti e Cremonini, l'album più piacevole del momento.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova