Gianella, sindaco di Piove «Intollerabile stillicidio»

Seduta straordinaria del nuovo consiglio comunale all’Immacolata Concezione Interi reparti svuotati di funzioni, ridotti o destinati a chiudere come Ostetricia
Di Elena Livieri
Ospedale Piove di Sacco 4.10.00 Belluco FOTOPIRAN
Ospedale Piove di Sacco 4.10.00 Belluco FOTOPIRAN

«Uno stillicidio: i nostri timori si dimostrano fondati». Così Davide Gianella, appena eletto sindaco, commenta le scelte della Regione per l’ospedale Immacolata Concezione, la “seconda gamba” dell’Usl 16 rispetto al Sant’Antonio.

Proprio il tema della sanità è stato messo fra i primi punti dell’agenda di Gianella. Proprio in ospedale intende tenere un consiglio comunale aperto a cui invita il governatore Luca Zaia.

Si vociferava da tempo che fosse in cantiere una sforbiciata alle dotazioni della struttura sanitaria della Saccisica. La delibera approvata a palazzo Balbi la certifica: «Sulla carta definiscono Piove un ospedale di rete, ma in realtà le nuove schede disegnano i presupposti per la progressiva trasformazione del nostro ospedale in una struttura di riabilitazione e lungodegenza» evidenzia il sindaco. L’Immacolata Concezione perde l’apicalità di Rianimazione e Anestesia; ma anche Emodinamica di Cardiologia, mentre viene ridotta Chirurgia e si perde il primariato di Ostetricia e Ginecologia, oltre ad una sostanziale riduzione dei posti di terapia intensiva.

«Nelle schede» riprende Gianella, «non compaiono nemmeno i reparti di Otorinolaringoiatria e Ortopedia, manca Oculistica, Neurologia è limitata all’Unità ictus di primo livello. Tutti questi elementi messi insieme si traducono in un solo risultato: la Regione impoverisce e svuota il nostro ospedale». Perché l’assenza dell’apicalità e quindi del primariato, rischia di destinare alla chiusura l’Ostetricia e il punto nascite? «Se non c’è una figura di altissimo profilo professionale, in grado di attivare un processo di mobilità attiva» fa notare il sindaco di Piove di Sacco, «ovvero di richiamo per gli utenti, quanto può durare un reparto che già oggi non rientra nei parametri per numero di nati? La stessa riduzione dell’apicalità di Rianimazione a Unità semplice dipartimentale la dice lunga sul futuro che si vuole dare alla struttura, ben lungi dall’ospedale per acuti che è sempre stato e che noi vogliamo rimanga».

Il sindaco è più che mai deciso a dar battaglia: «Sono in attesa di una risposta della Direzione sanitaria per poter convocare la seduta del consiglio comunale aperto in ospedale entro la fine del mese. La sanità è un servizio primario, faremo squadra con tutti i sindaci della Saccisica perché la Regione non privi i nostri cittadini di questo diritto».

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