Gli appartamenti dell'ex Alleanza in vendita a riscatto

 
SAN GREGORIO.
La rinascita degli ex-palazzi dell'Alleanza a San Gregorio, (nella foto) tra le vie Pellizzo e Turazza, comincia da Milano: proposta di vendita «a riscatto» degli appartamenti; scongiurata l'ombra dello sfratto e accordo raggiunto con gli inquilini «deboli»; risanamento finanziario; un parco giochi e un asilo. Dopo il mancato successo della gestione Open Real Estate srl (in liquidazione dal 2009) e Fl Reale Estate srl, l'iniezione di risorse è arrivata dai «Lombardi». Precisamente dalle società milanesi San Gregorio 1 srl e Bi&Di Real Estate spa. La prima ha acquistato gli attivi di Fl e si è accollata il debito nei confronti della Carisbo. La seconda è creditrice di Open in forza di un finanziamento soci. Oggi c'è un accordo di ristrutturazione dei debiti per il 60%. La San Gregorio 1 si è accollata sia i debiti ipotecari (29,9 milioni per Unipol e 23,7 milioni per Carisbo), sia lo scoperto del conto corrente (quasi 1 milione di euro a favore di Carisbo). Forti di un brillante piano di ripopolamento che mostra già i primi successi: negli ultimi 12 mesi sono stati registrati 10 contratti di locazione e 30 vendite a 1.600-1.700 euro a metro quadrato. «Abbiamo sistemato il debito - riferisce Alessandro Gelli, ad delle due società -. Non abbiamo nessun sospeso con i condomini e il supercondominio, se non il normale fatturato in scadenza. Siamo convinti della vocazione familiare del rione e per questo abbiamo studiato una proposta». Cioè un deposito cauzionale del 10% dell'importo più due anni di affitto da riscattare dal capitale residuo e il resto da pagare con mutuo. «Come dire - spiega Gelli - che regaliamo due anni d'interessi». Le unità residenziali sono 390 (l'80% occupato) e costano 2,5 milioni di euro all'anno. Di questi la San Gregorio ne ha 230, di cui 95 libere. Poi ci sono 42.000 mq di uffici che presto ospiteranno lo Iov e due cliniche, oltre agli studi medici già all'interno. Nei prossimi mesi saranno inaugurati un asilo che affaccerà sull'argine e un parco giochi in via Pellizzo nel grande prato ad uso pubblico. Tutto a spese della società. «Siamo in trattative con l'Assessorato alla cultura per concedere spazi espositivi e culturali a tempo», conclude l'ad Alessandro Gelli.

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