Il giovane estense Danny Trevisan morì tamponando un altro centauro

ESTE. La pista di Adria fu teatro solo un anno e mezzo fa di un altro incidente mortale. E anche in quel caso la vittima fu un padovano, Danny Trevisan, 29 anni, di Schiavonia d’Este. Giardiniere....

ESTE. La pista di Adria fu teatro solo un anno e mezzo fa di un altro incidente mortale. E anche in quel caso la vittima fu un padovano, Danny Trevisan, 29 anni, di Schiavonia d’Este. Giardiniere.

Trevisan, alle 11,40 di quel 21 agosto 2013, stava partecipando alla sessione in pista a bordo della sua Kawasaki Ninja. All’improvviso il pilota davanti a lui alzò il braccio per segnalare un rallentamento. Il giovane centauro estense, però, se ne accorse solo all’ultimo momento e colpì in pieno la moto che lo precedeva, la Yamaha R6 condotta da un veneziano, Marco Zanetti, 22 anni, di Favaro Veneto. Trevisan, trascinato per alcuni metri agganciato alle due moto, morì sul colpo per la gravità dei traumi subiti. L’incidente avvenne lungo il rettilineo che unisce la curva 2 alla 3.

Il ventinovenne vivaista era arrivato ad Adria assieme al fratello Manuel e agli amici del gruppo "Andiamo Ragazzi", associazione di bikers di Este. Trevisan, molto probabilmente, si accorse troppo tardi della mano alzata di Zanetti, frenando dopo qualche secondo di troppo. La Kawasaki ha quindi tamponato violentemente la Yamaha, facendo sbalzare il pilota padovano dalla sella.

Trevisan morì sul colpo per i traumi al capo e al torace, sotto gli occhi del fratello, degli amici e di decine di appassionati. L’altro pilota se la cavò solo qualche escoriazione. Le telecamere ripresero la scena dell’incidente e questo dettaglio aiutò a far luce sulle cause dell’incidente.

La famiglia del ragazzo, il papà Tiziano e la mamma Carla, diedero immediatamente l’assenso per la donazione di organi e tessuti. Danny Trevisan lasciò anche la fidanzata, che era incinta.

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