Il patròn Massimo Finco «Si riparte il 7 gennaio rispettate le commesse»

CAMPO SAN MARTINO. «Non era mai successo, in 60 anni, mai un incendio. Ma non ci fermiamo, la produzione riparte come previsto e rispettiamo le nostre commesse». Massimo Finco, patròn delle Officine Facco e presidente di Confindustria Padova, ha già ingranato la marcia della ripartenza. Le fiamme della notte lo hanno colpito, ma non si è perso d’animo e ha seguito le operazioni con i pompieri fino al tardo pomeriggio di ieri. Attorno a lui si sono stretti molti dipendenti: sono tutti in ferie, ma l’attaccamento all’azienda ha prevalso, volevano vedere da vicino i danni provocati al loro posto di lavoro. Nata nel 1957, la Facco è la prima azienda al mondo nella produzione di impianti avicoli, con una tecnologia all’avanguardia, che ha permesso di conquistare quote di mercato ovunque. «In 60 anni», osserva Finco, che ha raccolto il testimone dal padre Luigi, pure lui accorso ieri in via Venezia, «non ci è mai capitato nulla, questo è il primo incendio. Non lavoriamo materiale infiammabile, tutta la nostra produzione si basa su ferro, lamiere, reti».
Il denso fumo nero si è estesi in tutto lo stabilimento, fino a dentro gli uffici. «Ieri mattina mi sono subito attivato e ho contattato un’azienda per la bonifica degli ambienti e per l’opera di tinteggiatura». L’incendio, grazie al lavoro dei vigili del fuoco, è stato circoscritto, i danni sono stati limitati a meno di 1000 metri quadrati, rispetto ad una struttura che si estende su 30 mila metri quadrati. «Nella zona in cui si sono scatenate le fiamme c’erano 10 dei nostri 25 carrelli elevatori, i macchinari sono andati distrutti, il valore di ciascun si avvicina ai 100 mila euro». È possibile fare una prima stima dei danni? «Solo dei muletti siamo sul milione di euro, il resto lo stiamo valutando».
Nella struttura di Marsango lavorano 120 dipendenti; altri 180 lavorano come montatori in ogni parte del mondo. I lavoratori sono in ferie dal 30 dicembre, ma ieri mattina – appena hanno saputo dell’incendio – hanno voluto essere presenti in azienda. Attorno a Finco si è creato un cerchio: il titolare non ha usato giri di parole, ha spiegato l’accaduto, fornendo le prime informazioni necessarie e motivando la squadra. Un ulteriore passaggio con i lavoratori si sarebbe dovuto svolgere nel pomeriggio, ma non è stato possibile perché i pompieri dovevano spegnere ogni minimo focolaio. Dopo i primi attimi di comprensibile smarrimento e sconforto, Finco ha messo in campo il proverbiale dinamismo e la tempra che gli hanno permesso di raggiungere straordinari risultati: «Si riparte, i nostri programmi non cambiano». Si guarda già avanti, con l’ottimismo di chi vede il bicchiere sempre mezzo pieno: «Il 7 gennaio ripartiamo con una parte dei lavoratori, da lunedì 11 riprendiamo a pieno regime: non cambia nulla rispetto a quanto avevamo deciso. Abbiamo lavoro», ribadisce il capo della Facco, «le commesse ci sono, e le rispettiamo. Noi non ci fermiamo».
Silvia Bergamin
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