«Imprenditori, stiamo uniti Busseremo a tutte le porte»

PADOVA. L’Upa Confartigianato, 12 mila imprese associate, da sempre la più grande e ramificata associazione del territorio, scende in campo per combattere a muso duro «la solitudine dell’imprenditore».
Da oggi, sino alla convention finale che si terrà il 24 giugno a Cervarese Santa Croce, tutti i dirigenti, guidati dal presidente Roberto Boschetto e dal segretario Antonio Berengan, andranno mandamento per mandamento per incontrare, anche fisicamente, iscritti e non iscritti sui temi della crisi.
Ieri, nella sede di via Masini, alla Stanga, i vertici Upa hanno tenuto un’infuocata riunione, alla quale hanno partecipato anche Severino Beo, Vasco Marzari (che ha consegnato un bonus di duemila euro nelle mani di Bruno Bandoli, destinato allo Iov) e Gabriella Cabrini.
Al vetriolo sia l’intervento di Berengan che quello di Boschetto. «Con il nostro nuovo percorso, in cui analizzeremo, in una serie d’incontri, anche il cambiamento dei mestieri e delle competenze degli artigiani padovani in collaborazione con la Camera di Commercio, vogliamo avere un rapporto sempre più stretto con gli imprenditori, lasciati soli sia dalle banche che dalla classe politica», ha detto il segretario. «Mai come adesso i nostri iscritti hanno bisogno di avere l’associazione vicina. Specialmente quando hanno bisogno di accesso al credito, visto che i soldi, nella stragrande maggioranza dei casi, servono subito e a un tasso realmente agevolato».
Ancora più veemente il discorso del presidente. «Dobbiamo avere la forza di ripartire da subito, individuando assieme strategie ed opportunità per superare la crisi in tempi brevi», ha sottolineato Boschetto. «Noi mettiamo sul banco degli accusati sia gli istituti di credito, che c’ignorano sempre di più, sia quasi tutti i politici di entrambi gli schieramenti, che non mantengono le promesse. Siamo stanchi di vedere sedute sui banchi del Parlamento e di altri enti pubblici le amanti o le segretarie dei politici più navigati e di non vedere più in porto i progetti relativi ai tagli della spesa pubblica. Siamo ai limiti della sopportazione. A questo punto non servono le bandiere rosse. Scenderemo in piazza da soli e ci faremo sentire da tutte le istituzioni».
L’artigiana-artista Gabriella Cabrini ha chiesto e ottenuto dal presidente la possibilità di scrivere una lettera dura a Giorgio Napolitano e di farla pubblicare, a pagamento, per intera, sui giornali locali. «Il Governo Monti non sta facendo niente per una tassazione più equa e per la crescita, sia sociale che economica», ha osservato la Cabrini. «Il presidente della Repubblica non può continuare a far finta di non vedere dove sta andando a finire Il Paese».
Felice Paduano
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