La scuola Petrarca verso l’apertura di due prime classi

LIMENA. Mentre a Taggì di Sopra e Ronchi di Villafranca le prime elementari a settembre potrebbero non riuscire a partire, a Limena l’elementare Petrarca potrebbe iniziare due classi. Mancano tre o quattro iscrizioni e dai 28 alunni di adesso si supererebbe quota trenta e potrebbero così esserci le condizioni per avviare due classi da 15 alunni ciascuna. Meno impegnative per gli insegnanti e più adatte all’apprendimento dei piccoli, con possibilità di modulazione dell’orario differente. Potrebbe essere avviata, una settimana corta, da lunedì a venerdì, con due rientri pomeridiani. Le iscrizioni sono aperte anche ai bambini di altri Comuni.
«Abbiamo avuto un boom di iscrizioni quest’anno» illustra l’assessore all’Istruzione, Stefano Tonazzo, «con ben due classi che partiranno alla scuola elementare Manzoni, da 26 e 27 alunni rispettivamente, e altri 28 alunni che si sono iscritti alla Petrarca. Un plesso scolastico che non prevede rientri pomeridiani. Rivolgo un invito ai genitori dei comuni limitrofi o che lavorano a Limena: se arrivassero quattro iscrizioni potremmo attivare due classi».
Una svolgerebbe l’orario solo mattutino, dal lunedì al sabato. La seconda potrebbe modulare l’orario dal lunedì al venerdì con un doppio rientro pomeridiano. «A breve convocherò una riunione con le famiglie» prosegue Tonazzo, «per capire la loro disponibilità al doppio orario, che potrebbe andare incontro alle esigenze dei genitori che lavorano. Gli insegnanti ci sono e la disponibilità dell’istituto pure. Ad impegnare il Comune sarebbe la gestione del personale al pomeriggio. Non essendo previsti i bidelli, affideremmo pulizie e sorveglianza a una cooperativa. Anche il pranzo non sarebbe un problema: per mantenere il costo contenuto ed evitare l’utilizzo del personale della ditta di ristorazione, il pranzo dei rientri sarebbe organizzato con il cosiddetto “cestino”, preconfezionato costituito da un panino o da un trancio di pizza con un frutto o uno yogurt. Un pasto completo che i bambini toglierebbero da soli dalle confezioni». ––
CRI.S.
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