L'Orchestre di Champes Elysee una infuocata lezione di stile

Il direttore Philippe Herreweghe
Il direttore Philippe Herreweghe
 
VICENZA.
Musica con la «M» maiuscola, di stralusso, come avremmo sempre sognato. Scrostandoci di dosso obsoleti atteggiamenti interpretativi e quell'odiosa routine in cui si abbarbicano ancora molti musicisti, orchestre e direttori artistici, come per magia riscopriamo le verità della storia e dell'arte ascoltando compagini uniche ed emblematiche come l'Orchestre des Champes Elysees di Parigi diretta dal suo fondatore Philippe Herreweghe, fra i massimi artisti in grado di riuscire a dire ancora qualcosa di nuovo sul repertorio di tradizione.  Orchestra su strumenti d'epoca, in prassi, giovedì scorso al Teatro Comunale di Vicenza per la stagione degli Amici della Musica, che ci ha mostrato anche in un programma romantico interamente dedicato a Schumann, come una rinnovata dimensione del suono e un'attenzione autentica al fraseggio e alle strutture musicali e compositive metta a fuoco verità dimenticate.  Si sente poco il concerto per violino di Schumann, che con Thomas Zehetmeier solista ritrovava una poesia infinita, in momenti contemplativi indimenticabili nell'intenso dialogo con l'orchestra. Si tratta di esperienze uniche, in cui toccare con mano i livelli che oggi l'interpretazione ha raggiunto nel rapporto fra suono, fraseggio, strumentazione.  Come nella seconda sinfonia di Schumann, immersa in un mondo di sollecitazioni da cui brulicava un sentimento romantico in continuo fermento, equilibri di trasparenze acustiche, una dimensione esatta della storia relativamente al sinfonismo beethoveniano e alle modernità di Schumann, la simbiosi reciproca fra sezioni dell'orchestra, dai primi violini ai timpani, in un unità perfetta.  Una vera e propria civiltà musicale, una coscienza della cultura e del suonare in orchestra che oggi fatichiamo ad incontrare, soprattutto nei giovani. Quanti allievi dei conservatori erano presenti in sala?  Lunghi applausi e strepitoso fuoriprogramma dalla Scozzese di Mendelssohn.

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