Ogni giorno in città cinque persone perdono il portafogli

PADOVA. Oltre cinque portafogli al giorno smarriti, dimenticati o rubati nelle strade di Padova. Il numero di borsellini persi in città è cresciuto negli ultimi anni sfiorando nel 2012 quota 3mila. Per la precisione l'ufficio oggetti smarriti del Comune ha registrato il ritrovamento di 2706 oggetti senza valore, per lo più portafogli e documenti. Si tratta di tutte quelle cose che non hanno un corrispettivo economico e in questa categoria rientrano soprattutto portafogli e portamonete che vengono trovati vuoti. Non per colpa della crisi (o almeno non solo) ma anche e soprattutto perché abbandonati dopo essere stati rubati e svuotati dalle banconote. A questi va aggiunto un centinaio di oggetti che invece vengono ritrovati con del denaro dentro (ma attenzione, in questo caso rientrano anche i due euro lasciati nel taschino portamonete che qualche ladro potrebbe essersi dimenticato di prendere).
Sommando la prima voce ai portafogli catalogati come oggetti di valore si arriva a quota 2821 per il 2012. Un balzo rispetto all'anno precedente, quando la somma si era fermata a 2330 pezzi, cifre più o meno analoghe a quelle del 2010. E non è finita qui. L'ufficio oggetti smarriti del Comune fa da “centro di smistamento” anche per i cellulari, questi sì davvero persi per strada e non scarti dei borseggiatori. Duecentotrentaquattro quelli smarriti lo scorso anno, per lo più vecchi modelli di poco valore anche se in alcuni casi sono stati trovati anche iPhone di ultima generazione. Nel caso dei cellulari grazie alla Sim l'ufficio oggetti smarriti contatta la compagnia telefonica e chiede l'identità dell'intestatario. La stessa cosa viene fatta con i portafogli: solitamente vengono spediti all'indirizzo di residenza o, se proprio non si è riusciti a contattare il proprietario, i documenti vengono rimandati all'ente che li ha prodotti. Gli oggetti smarriti arrivano dai punti più disparati della città. A volte sono gli stessi cittadini a riportarli, altre volte sono gli agenti delle forze dell'ordine. Tantissime le cose dimenticate sugli autobus (in particolar modo sacche da ginnastica e cartelline da disegno di sbadati studenti) ma c'è anche chi non perde l'abitudine di imbucare i portafogli trovati per strada nelle cassette delle lettere. Poi da lì le Poste li recapitano agli uffici del Comune. Che si sono visti consegnare negli anni qualunque cosa, o quasi. Persa anche una statua raffigurante un leone che, dopo un anno, è stata restituita al ritrovatore previo pagamento dei diritti di custodia calcolati sulla base del valore dell'oggetto. Qualche volta qualcuno ha anche portato somme di denaro trovate per strada e in questi casi si annota dove è avvenuto il ritrovamento e in che condizioni. E se nel giro di un anno non si presenta nessuno i soldi vengono restituiti al ritrovatore. Questo, però, non è mai successo.
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