«Recupero dei caselli, un flop che m’è costato una fortuna»
CAMPOSAMPIERO. «Sono ormai tre anni che attendo una risposta concreta dalla Provincia». Dario Mazzonetto, giovane di Camposampiero nel 2013 aveva vinto il bando di gara provinciale per la gestione dell’ex casello ferroviario di Loreggia, lungo la pista dell’Ostiglia ricevendo anche le chiavi dall’allora presidente Barbara Degani. «Con grande entusiasmo avevo cominciato i lavori di sistemazione dell’ex casello per renderlo fruibile al pubblico» spiega Mazzonetto. «Bonifica dell’area esterna che era ridotta quasi a discarica, restauro degli infissi affidato ad un artigiano per riportarli alla struttura originale di settant’anni fa, pulizia delle murature interne ed esterne, ripristino della tettoia esterna con i rampicanti. Tutto a spese mie e tutto regolarmente fatturato».
Poi però, la Provincia aveva cambiato direzione e, come spiegato ad inizio 2015 dal vicepresidente Fabio Bui, nonché sindaco di Loreggia, «il tentativo di affidare ai privati la gestione dei sette ex-caselli lungo i 32 chilometri del tratto padovano dell’Ostiglia non è andato a buon fine. La Provincia ora propende per una gestione coordinata ed unitaria degli immobili». Solo per gli ex caselli di Loreggia e Campodoro (dove a fine agosto i vandali si sono divertiti ad imbrattare i muri) i privati avevano presentato progetti concreti per l’utilizzo. Nel frattempo, la gestione del sedime è stata affidata alle Unioni dei Comuni che provvedono agli sfalci mentre, sul futuro degli ex-caselli non si è ancora deciso. «Ormai ho perso tre anni ed anche la speranza di far rivivere il casello ma almeno che mi venga riconosciuto il lavoro fatto per restaurarlo, le cui fatture sono depositate in Provincia» protesta Mazzonetto. «Abbiamo sempre ricevuto Mazzonetto nei nostri uffici e risponderemo alle sue richieste» precisa Bui. (fra.z.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova