Salvagente alla Asfalti Piovese

PIOVE DI SACCO. Cassa integrazione fino alla fine dell’anno per i 58 dipendenti dell’Asfalti Piovese: l’azienda, che da un paio d’anni soffre degli effetti della crisi, ha chiesto al tribunale di Treviso, dove è stata trasferita la sede legale, il concordato in continuità.
Per ora i posti di lavoro sono salvi. A gennaio dovrà riprendere la trattativa fra azienda e sindacati perché anche se l’intenzione di Asfalti Piovese è di continuare l’attività, è quasi certo che si imporrà una ristrutturazione aziendale con possibili esuberi di personale.
«Ieri mattina c’è stato l’incontro in Regione» fa sapere Lino Coniglio della Filca Cisl, «ed è stata decisa la cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti. Da mesi l’azienda si trova in difficoltà economica, ci sono stati anche ritardi nel pagamento degli stipendi dei lavoratori. Il concordato in continuità consente di non interrompere l’attività, con i pochi cantieri in cui Asfalti Piovese è comunque ad oggi impegnata. A gennaio, visto che la Cig scade al 31 dicembre, dovremo riprendere la trattativa. La situazione rimane difficile ed è abbastanza improbabile che possano tornare alla piena attività tutti i 58 dipendenti, quindi dovremo trovare altri ammortizzatori sociali, nella speranza che l’azienda ottenga le commesse necessarie a mantenere in prospettiva i livelli occupazionali attuali».
Oltre al responsabile sindacale della Cisl era presente all’incontro in Regione anche il collega della Fillea Cgil Dario Verdicchio. Intanto, così come prevede il concordato, il Tribunale di Treviso ha nominato un commissario per l’Asfalti Piovese. Purtroppo sono molte le aziende e le imprese che operano nel settore dell’edilizia e delle costruzioni che stanno soffrendo a causa della perdurante crisi.
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