Sempre più inquinato il Brenta a Fontaniva

La società di pesca La Sorgente accusa i depuratori di Tezze e Cartigliano
BRENTA. Una mucillagine nera copre il fiume
BRENTA. Una mucillagine nera copre il fiume
 
FONTANIVA.
Brenta inquinato: la società di pesca La Sorgente lancia l'allarme. «A seguito di sopralluoghi effettuati dai nostri agenti di polizia giudiziaria in materia ittica - denuncia con un comunicato - abbiamo notato da una decina di giorni il proliferare nel fondo del greto del fiume Brenta una mucillagine di color quasi nero che ricopre il tutto. Non si notano più la ghiaia e il sasso di colore bianco che caratterizzavano il fondo del fiume».
 Sembra di vedere una strada asfaltata, aggiunge La Sorgente. «Inoltre in superficie si notano scie di macchie bianche che scendono di continuo e nelle anse si trovano cumuli di schiuma biancastra».  «Siamo preoccupati - prosegue il comunicato - non solo per l'aspetto ittico, ma soprattutto per la salute dei cittadini residenti in riva destra e sinistra dell'asta del fiume, a fronte dell'utilizzo dell'acqua stessa per i più svariati usi e consumi. Essendo a conoscenza dell'aumento della quantità dei depuratori di Tezze e Cartigliano, che convogliano sempre più allacciamenti di zone ad uso residenziale e industriale, chiediamo delle verifiche per individuare le cause del sempre più preoccupante inquinamento».  Sono continue le segnalazioni e i reclami dei pescatori sulla qualità del pescato. «Il problema è stato segnalato più volte, ma purtroppo senza risultato. Teniamo a precisare che i depuratori vicentini immettono nelle acque del Brenta circa 400 chilogrammi di azotati all'ora, vale a dire circa 10 mila chili al giorno per 365 giorni all'anno». (s.b.)

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