Tumore alla schiena scoperto e operato Salvo il quindicenne

LA NUOVA TAC. Lo staff di Radiologia insieme a Silvana Gesuato davanti alla modernissima apparecchiatura
CAMPOSAMPIERO.
La fluoro-tac spirale multistrato, in dotazione al reparto di Radiologia dell'ospedale «Pietro Cosma», scopre e distrugge un tumore che aveva colpito una giovane promessa della pallavolo e che nessuno era riuscito a diagnosticare. Arrivano così i primi risultati eccellenti dalla tac tecnologicamente all'avanguardia che l'ospedale di Camposampiero può vantare tra le proprie apparecchiature, grazie ad una donazione della Fondazione Silvana e Martino Gesuato; macchina che consente l'esecuzione di interventi chirurgici non invasivi, controllando direttamente sulla consolle del pc il punto esatto dell'intervento in visione tridimensionale. Il caso (nell'anonimato dei protagonisti per esplicita loro richiesta) comincia due anni, fa quando un quindicenne pallavolista del Camposampierese accusa forti dolori alla schiena che ne limitano e condizionano in particolare l'attività sportiva, ma anche la normale postura. «Preoccupati, ci siamo subito rivolti a un centro privato a pagamento, dove però la risonanza magnetica non aveva dato alcun esito - racconta M.N., imprenditore di Piombino Dese, papà del ragazzo - Successivamente, abbiamo contattato più specialisti in varie città del nord Italia, i quali ci ponevano di fronte a problemi di differente natura, ma nessuno riusciva a capire la reale causa del dolore, nel frattempo divenuto difficilmente sopportabile». I consulti continuano con notevole dispendio di tempo e denaro per la famiglia fino alla prescrizione di una nuova risonanza magnetica che i genitori del giovane atleta decidono di far svolgere con urgenza a Camposampiero. La tac del «Pietro Cosma» evidenzia subito l'entità del problema, diagnosticando un «osteoma osteoide», ovvero un tumore benigno in un punto molto delicato della schiena, vicino al midollo spinale. Un ulteriore parere di un luminare di Milano conferma che la diagnosi e la scelta di intervento decisa dallo staff medico di Radiologia è la più indicata, anche per la delicatezza dell'intervento. «Il primario di Radiologia, Ernesto Bissoli, ci ha assicurato che avrebbe eseguito lui stesso l'intervento di "ablazione percutanea con radiofrequenza a guida fluoro-tac" e così è stato. L'intervento è andato benissimo - conclude con sollievo M.N. - e ringrazio tutto il personale del reparto e la direzione generale guidata da Francesco Benazzi che ha saputo scegliere personale competente e dotarsi di apparecchiature all'avanguardia». Il ragazzo, a settembre, riprenderà regolarmente la sua attività pallavolistica.
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