«Tutto è nato grazie a un insegnante»

Soddisfatti i vertici provinciali dell’Arma dei carabinieri per la discrezione e le sinergie attuate in un’indagine molto delicata che ha riguardato minorenni. «In particolare» spiega il colonnello...
Felippi Agenzia foto film Treviso conferenza stampa carabinieri
Felippi Agenzia foto film Treviso conferenza stampa carabinieri

Soddisfatti i vertici provinciali dell’Arma dei carabinieri per la discrezione e le sinergie attuate in un’indagine molto delicata che ha riguardato minorenni. «In particolare» spiega il colonnello Ruggiero Capodivento (in foto), comandante provinciale dei carabinieri di Treviso «sottolineo la sinergia che si è instaurata tra le scuole e i carabinieri. L’indagine che ha portato alla denuncia di un insospettabile, accompagnatore di una squadra di calcio, è partita proprio dalla segnalazione di un insegnante che aveva raccolto una confidenza di uno dei ragazzi coinvolti nella vicenda. I ragazzi, specie gli adolescenti, fanno fatica a confidarsi con i genitori. Per questo motivo è importante instaurare una stretta collaborazione con le scuole». Il comandante della Compagnia dei carabinieri di Castelfranco, il capitano Salvatore Gibilisco, sottolinea le difficoltà dell’indagine: «Un’indagine delicata» spiega «che ha richiesto un notevole grado di sensibilità e attenzione da parte nostra. Al momento, nei confronti dell’indagato c’è solo la denuncia dei genitori del sedicenne che con la sua confessione ha fatto partire l’indagine. Per questo motivo invitiamo tutti coloro che hanno subito abusi a farsi avanti e a denunciare».

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