Una coda lunga 25 chilometri per arrivare al mare

PIOVE DI SACCO. Sabato di passione sulle strade dirette del mare. Il sole e il caldo, tanto atteso, hanno spinto migliaia di pendolari a mettersi in macchina per raggiungere le vicine località balneari di Chioggia e Sottomarina, un fiume di gente che si è messo in movimento fin dalle prime ore del mattino. Lunghissime le code che si sono formate sulle principali direttrici, prese d’assalto da automobili e due ruote. Un serpentone senza fine che è proseguito fino al primissimo pomeriggio. Non c’è niente da fare: chi vuole godersi qualche ora di mare si deve mettere il cuore in pace e serenamente rassegnarsi a un calvario che, specie nei mesi di giugno e luglio, si ripete puntuale ogni fine settimana.
Ieri mattina sulla Strada dei Vivai, distante 25 chilometri dal mare, si registrava una fila senza soluzione di continuità. D’altra parte in essa confluisce gran parte del traffico in uscita da Padova e quello autostradale utilizzato da chi proviene da altre località dell’alto Veneto. A Piove di Sacco, all’intersezione con la Strada dei Pescatori, i rallentamenti e le soste sono stati inevitabili.
Coda e auto a passo d’uomo anche a Codevigo, snodo per eccellenza del traffico balneare, dove i rallentamenti sono proseguiti addirittura sino alle 14. E da qui a Sottomarina è ancora lunga. A Conche, lungo la Romea, quasi impossibile attraversare la strada tra i veicoli incolonnati, così i disagi hanno avuto ripercussione anche sul traffico locale. C’è poi chi ha preferito avventurarsi su altre strade, usufruendo della viabilità alternativa offerta dalla Sp 9 Arzeron e la Sp 7 Rebosola. Peccato che i risultati non siano stati molto diversi perché in località Ca’ Pasqua di Chioggia, dove le due strade si riuniscono in una rotatoria, ancora una volta il flusso di veicoli si è paralizzato. Una volta arrivati a destinazione l’ultimo sforzo è stato quello di trovare un parcheggio libero e anche un lettino per stendersi al sole visto che le spiagge hanno fatto registrare il tutto esaurito.
Nel pomeriggio nuovo round, quando è iniziato l’esodo sulla strada del ritorno, con difficoltà questa volta ad uscire dalla stessa Sottomarina. Verso le 19, infatti, complice la minaccia di pioggia, la gran parte dei bagnati si è affrettata a risalire in auto e il traffico a quel punto si è completamente paralizzato. Per restare poi intenso per tutta la serata.
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