«Vieni con le autoreggenti». Rapina un’escort, arrestato

PADOVA. La notte calda dell’impiegato quarantenne è iniziata con una telefonata: «Ti voglio vestita da segretaria, con gli occhiali da vista e le autoreggenti. Porta anche una bottiglia di vino».
Il clima bollente di una serata alla vigilia del compleanno si è raggelato nel momento in cui Mattia Favaro, di Piombino Dese, ha rivelato le sue vere intenzioni. Con un coltello e un tirapugni ha tenuto sotto scacco una ragazza romena di 26 anni quasi per due ore.
L’ha minacciata perché voleva soldi, poi l’ha costretta a uscire per prelevare al bancomat. E quando si è ritrovato con 250 euro in tasca ha comprato due grammi di cocaina. Se li è sniffati tutti in poco tempo.
Con un’indagine-lampo i carabinieri della Compagnia di Padova, coordinati dal maggiore Antonello Sini, hanno svelato il volto vero di un insospettabile impiegato amministrativo, divorziato ormai da qualche anno e con il vizio delle escort.
La ragazza in questione l’aveva già vista due o tre volte. Per questo motivo lei non si è preoccupata più di tanto quando ha ricevuto la richiesta di raggiungerlo a casa vestita da segretaria provocante.
Le accuse mosse ora sono gravissime, perché si parla di rapina e sequestro di persona. In preda alla follia incontrollabile il quarantenne ha approfittato del soggiorno buio allestito per l’occasione, per aggredire la donna e afferrarla al collo.
Prima ha tentato di strangolarla, poi l’ha minacciata di morte con un coltello. Voleva soldi. Per portare a casa la pelle lei è arrivata al punto da offrirgli tutti i gioielli che indossava, visto che in borsa non aveva denaro contante. Ma con i gioielli non si compra la cocaina.
Inizia così il secondo capitolo di questa brutta storia di violenza e sopraffazione nei confronti di una donna. Caricata a forza in auto e costretta a provare a prelevare denaro contante in tutte le colonnine bancomat incrociate per strada.
Fino a che non hanno trovato la banca “buona”, da cui sono stati presi 250 euro. A quel punto si è spinto fino in via Vigonovese, dove ha comprato due dosi abbondanti di cocaina, dissolte entrambe con una decina di sniffate. Giunto alla fine della sua notte folle, ha riaccompagnato a casa la donna, la quale però è corsa a raccontare tutto ai carabinieri.
Sono iniziati quindi gli accertamenti dei militari che con le dichiarazioni della donna, gli esiti della visita medica, la lettura dei messaggi sul telefonino, hanno identificato il quarantenne in poco tempo. L’altro ieri, giorno del suo compleanno, è scattata la perquisizione in casa, nel corso della quale sono stati recuperati sia il coltello che il tirapugni.
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