Zeno Rocca condannato a tre anni e nove mesi

Quarantasette condanne e sei assoluzioni al maxi-processo di Torino nei confronti degli attivisti No Tav, accusati a vario titolo di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, in seguito agli episodi...
FERRO - PROTESTA DEL PEDRO IN QUESTURA
FERRO - PROTESTA DEL PEDRO IN QUESTURA

Quarantasette condanne e sei assoluzioni al maxi-processo di Torino nei confronti degli attivisti No Tav, accusati a vario titolo di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, in seguito agli episodi del 27 giugno e 3 luglio 2011, quando i manifestanti si scontrarono con le forze dell’ordine al cantiere di Chiomonte. Complessivamente sono state comminate pene per circa 145 anni, un numero inferiore rispetto ai 193 anni chiesti dai pubblici ministeri.

Condannato a 3 anni e 9 mesi anche Zeno Rocca, residente a Verona, uno dei leader del movimento antagonista padovano e recentemente “espulso” da Padova con un foglio di via per i numerosi precedenti penali. Lui, come tanti altri, dovranno pagare anche in solido per i danni riconosciuti dal giudice.

Gianluca Ferrari, del centro sociale rivolta di Marghera, originario di Cittadella, è stato invece condannato a quattro anni e due mesi.

Il questore di Padova Ignazio Coccia ha firmato il foglio di via a carico di Zeno Rocca appena dieci giorni fa. Rocca, 23 anni, originario di Pescantina (Verona), uno dei capi del nuovo movimento antagonista formato da Centro sociale Pedro, collettivo Gramigna e gruppi studenteschi, per tre anni non potrà mettere piede in città, pena l'inasprimento del provvedimento che potrebbe portare anche all’arresto. Occupazioni, interruzione di pubblico servizio e gli scontri del 14 novembre 2012 davanti alla stazione di Padova, sono solo alcuni degli episodi che gli vengono contestati.

Enrico Ferro

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