Il bello e il buono del restauro

Nuovo intervento di Rigoni di Asiago, questa volta a Roma

Forse non a tutti è nota una delle più belle fontane di Roma “nascosta” nel cuore caotico della città. Si trova nel cortile di Palazzo Venezia, spazio fino a poco tempo fa adibito a parcheggio e oggi splendido giardino e luogo di quiete, con tre ingressi per i visitatori. Di sicuro la fontana è conosciuta dai veneziani sia per il nome che porta, “Venezia sposa il mare”, sia per quello che rappresenta: il ricordo della vittoria, nell’anno Mille, delle navi venete sulla Dalmazia, guidate dal doge Pietro Orseolo II, che consegnò alla Serenissima il dominio incontrastato sull’Adriatico liberandolo dalle piraterie.

Opera di Carlo Monaldi, costruita nel 1730, la fontana è formata da una grande vasca ellittica con bordo a fior di terra, fiancheggiata da un corridoio con due lunghi sedili in pietra ingentiliti da quattro puttini che sostengono scudi recanti gli stemmi dei territori d’oltremare conquistati da Venezia: Cipro, Dalmazia, Morea e Candia. Al centro, una statua marmorea raffigurante Venezia. Restaurata alcuni anni fa ma con risultati non soddisfacenti a causa di materiali non adatti all’intervento, a riportarla ora al suo antico splendore sarà il progetto “Arte e Impresa”. L’operazione di restauro (il cui completamento è previsto a fine luglio 2018), vede impegnati la Fondaco, società di comunicazione nata per il recupero e la valorizzazione della città lagunare che ha poi esteso l’azione ad altri centri italiani collezionando a oggi settanta restauri; e la Rigoni di Asiago, azienda leader nella produzione biologica di miele e confetture di qualità. Da sempre attenta ai valori legati alla tradizione e alla cultura, la Rigoni continua così a sostenere il patrimonio artistico italiano, «convinti che le aziende» dichiara l’amministratore delegato, Andrea Rigoni «abbiano il dovere di restituire al territorio quello che il patrimonio culturale dell’Italia ci offre in termini di bellezza e notorietà nel mondo». Parole chiave che è possibile coniugare: arte, cibo, cultura, impresa, salvaguardia, tutela, divulgazione, affinché, nella filosofia di Rigoni, il “buono” e il “sano” aiuti il “bello”. Dopo l’importante intervento di recupero dell’Atrio dei Gesuiti di Palazzo Brera a Milano nel 2015, in occasione dell’Expo, e nel 2017 il restauro dell’originale della statua del primo patrono di Venezia, San Teodoro, in Palazzo Ducale, l’azienda è sbarcata a Roma con questo nuovo progetto di intervento che ha come frase identificativa “La natura nel cuore di Roma”. Non è solo una sponsorizzazione, ma una vera e propria operazione culturale che lega i temi propri della politica imprenditoriale di Rigoni al più ampio progetto di sviluppo di Palazzo Venezia. La scelta della fontana è un’occasione per il Polo Museale del Lazio e per la Direzione del Palazzo di consolidare quel senso di progressiva riappropriazione culturale del luogo da parte della collettività, suscitato dagli interventi in corso. I lavori cominceranno a fine mese e potranno essere visibili da chiunque perché, come ha spiegato Enrico Bressan, presidente di Fondaco, verrà realizzato un cantiere trasparente e didattico per far vedere ai visitatori i restauratori all’opera e poter seguire le fasi di lavoro anche da casa via webcam. Questo grazie alla piattaforma Skyline Webcams, e attraverso i social di Rigoni di Asiago e il sito di Fondaco Italia (fondacoitalia. org).

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