Appello dei giornalisti italiani, 'stampa estera entri a Gaza'

(ANSA) - ROMA, 12 NOV - "Chiediamo al governo italiano e alla Commissione europea di esercitare una pressione reale e immediata sul governo di Israele affinché vengano revocati, senza ulteriori indugi, il blocco imposto all'ingresso dei giornalisti internazionali nella Striscia di Gaza e le restrizioni alla stampa nei territori palestinesi occupati da Cisgiordania e Gerusalemme Est". Lo si legge nell'appello promosso dal Movimento Giustizia e Pace in Medio Oriente, Federazione Nazionale Stampa Italiana e Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, presentato stamani nella sede dell'Associazione Stampa Estera, a Roma. La richiesta è che "l'Italia e l'Europa escano dalla loro ambiguità e si facciano promotori di atti concreti", ossia "l'apertura immediata dei valichi di Gaza ai giornalisti internazionali, la protezione effettiva di tutti i reporter, palestinesi e stranieri, sul campo, l'istituzione di una missione internazionale indipendente di monitoraggio della libertà di stampa nei territori occupati", perché "difendere il diritto di informare significa difendere la libertà di tutti" e "ogni giorno di silenzio è un giorno rubato alla verità, alla giustizia e alla vita". I promotori ricordano pure che "da oltre due anni Gaza è un territorio sigillato, sottratto allo sguardo del mondo. L'accesso ai media internazionali è negato, le voci palestinesi sono ridotte al silenzio, e l'unica narrazione che si vuole far passare è quella della potenza militare occupante. Sono circa 300 gli operatori dell'informazione palestinesi uccisi dall'Idf dall'inizio dell'occupazione israeliana. Uccidendoli, è stata uccisa la verità. Ogni fotoreporter eliminato, ogni cronista bombardato nella propria casa, ogni redazione cancellata dalle mappe è una ferita inferta non solo alla libertà di stampa, ma al diritto dell'umanità a conoscere. Nessuna democrazia può tollerare il silenzio imposto con le armi. L'Europa, nata dal rifiuto della censura e dell'occupazione, non può più restare spettatrice". Ma non solo stampa italiana. Ha lanciato un messaggio pure un giornalista palestinese, Alhassan Selmi, con un video. "Nell'accordo per il cessate il fuoco c'è scritto che Israele deve aprire le frontiere ad aiuti umanitari e giornalisti - ha ricordato -. Quando sarete qui, spero la situazione cambi. E portate attrezzatura, la nostra è sotto le macerie". (ANSA).
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