Cardinale Zuppi, 'La speranza rinasce anche in carcere'

Da Ascoli Il richiamo del presidente Cei alla 'Giustizia umana'

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 10 GIU - "Guardare al futuro non significa dimenticare il passato, come ritrovare il male fa bene ai colpevoli e alle vittime. Questa è la giustizia riparativa, che sospende il giudizio e non ha sete di vendetta". Lo ha detto il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, partecipando nel carcere di Ascoli Piceno al convegno sul tema "Giustizia e speranza, carcere e territorio", una 'porta della speranza sulla realtà carceraria', organizzata dalla Diocesi di Ascoli, San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto. Il presidente Cei si è a lungo soffermato sul concetto di speranza in riferimento ai detenuti. "La speranza è attraversare le difficoltà, - ha aggiunto - perché ovunque e per ognuno c'è un diritto alla luce e a un futuro diverso. Non a caso Papa Francesco ha aperto il Giubileo anche nel carcere di Rebibbia, proprio per identificare il luogo dove deve ripartire la speranza. E non a caso una delle sue ultime uscite, benché con un filo di voce, è stata nel carcere di Regina Coeli". Per il cardinale Zuppi il concetto di speranza per un detenuto "passa attraverso mezzi fondamentali come lo studio, il lavoro, la qualificazione e l'accompagnamento dello stesso nel momento in cui, acquisite delle competenze, al momento di tornare in società sappia come integrarsi". (ANSA).

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