Quarantena violata dopo l’infezione Covid: il medico Szumski viene assolto
Il professionista, ex sindaco di Santa Lucia di Piave nel Trevigiano, si era negativizzato il giorno dei controlli. Documenti alla mano, il medico ha mostrato il green pass

L’ex sindaco di Santa Lucia di Piave e medico di base Riccardo Szumski è stato assolto dall’accusa di aver violato un Regio Decreto del 1934, tuttora in vigore, che punisce chi non rispetta la quarantena obbligatoria per chi è positivo ad una malattia infettiva.
La vicenda si ricollega ai tempi della pandemia da Coronavirus.
Era il 19 febbraio del 2022, epoca Covid, quando alcuni ispettori dell’Usl 2, si presentarono alla porta dell’ambulatorio di Szumski, che proveniva da un periodo di quarantena. Proprio per questo motivo gli ispettori gli contestarono la violazione della quarantena prevista da Regio Decreto. A nulla valsero le rassicurazioni del medico ed ex sindaco di Santa Lucia di Piave di essersi negativizzato.
Da qui la segnalazione dell’Usl alla Procura della Repubblica di Treviso che, tre anni fa, aprì un fascicolo a carico di Szumski per non aver rispettato la quarantena. Il processo, celebratosi ieri mattina, davanti al giudice Umberto Donà, ha visto Szumski assolto con la formula più ampia perché il fatto non sussiste.
Con ogni probabilità è passata la linea difensiva dell’avvocato Roberta Nenzi del foro di Verona. Il legale, documenti alla mano, ha dimostrato che Szumski era tornato al lavoro nel suo ambulatorio con un regolare green pass.
Nei giorni precedenti, il 16 e il 18 febbraio, l’ex sindaco s’era sottoposto a due diversi tamponi: il 16 ad uno molecolare e il 18 ad uno antigenico. In entrambi i casi L’esito era stato negativo. Ossia Szumski non aveva più il Covid. Da qui il green pass virtuale.
Szumski è tornato di recente alla ribalta delle cronache politiche annunciando la sua corsa alle elezioni regionali 2025 come candidato presidente del Veneto nella lista "ReSistere", partita come un tam tam tra associazioni non politiche, cittadini disillusi dalla politica tradizionale, gruppi di volontariato e imprenditori veneti.
Obiettivo della lista: dare volce ai molti veneti delusi.
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