Rugby. È di Lorenzo Pani la meta più bella del 6 Nazioni

E ora si attende il verdetto per il trevigiano Tommaso Menoncello in lizza per il miglior giocatore del torneo. L'azione corale a Cardiff nella vittoria contro il Galles con l'ovale toccato da 9 azzurri e con 7 passaggi lungo 60 metri. L'estremo azzurro con il 64% dei voti lascia le briciole allo scozzese Duhan Van Der Merwe (16%)

Fabrizio Zupo
Lorenzo Pani allo sprint che l'ha portato in meta contro il Galles: votata la più bella del torneo
Lorenzo Pani allo sprint che l'ha portato in meta contro il Galles: votata la più bella del torneo

Ventinove secondi di poesia ovale sul prato di Cardiff al minuto 46 di Galles-Italia: è di Lorenzo Pani, 21 anni di Firenze estremo delle Zebre, la meta più bella del 6 Nazioni, il fiocco al torneo migliore dell’Italia.

E speriamo pure sia il preludio per il trionfo di Tommaso Menoncello, il centro del Benetton in lizza per il miglior giocatore del 6 Nazioni: verdetto noto entro fine settimana. I volti giovani della Nazionale.

Pani ha preso il 64% dei voti lasciando le briciole agli altri: il 16% al secondo Duhan Van Der Merwe, ala sudafricana della Scozia, che ne ha segnate tre nello stesso match, tutte belle, contro gli inglesi. Ma si tratta di scegliere fra l’abilità individuale e l’azione corale che stronca le velleità di rimonta avversarie. Ammazza una partita dominata, pure se poi finisce solo 21-24.

Sabato 16 marzo Pani chiude con uno sprint di trenta metri in cui semina due avversari alle calcagna e di altri due difensori evita il placcaggio con uno slalom alla Tomba, un’azione partita prima della metacampo. La toccano in 9 azzurri la palla e, togliendo il lancio e la presa in touche, significa sette passaggi lungo 60 metri.

Lancia in touche Nicotera, prende Ruzza, copre l’ovale Lamaro che passa proprio a Nicotera in raddoppio, poi Menocello che stringe e fa una “X” con Varney che invece allarga per Garbisi. L’apertura assorbe un avversario e passa a Brex che ormai, fra i centri gallesi disorientati, ha più direzioni di passaggio alle spalle e sceglie la freccia Ioane, buco e scarico per Pani infinito nel seminare e nel fintare. Tompkins prova a metterci una pezza, ma l’azzurro sta già esultando in salto come il suo mito Cristiano Ronaldo cercando di sfuggire all’abbraccio dei compagni.

Oscura il capolavoro di Ange Capuozzo, sempre al Principality nel 2022: coast to coast dalla difesa e scarico a Padovani che deposita fra i pali. Azione che gli valse l’Oscar del rugby. Per un capolavoro simile, si torna alla meta del secolo quella di Gareth Edwards per i Barbarians contro gli All Blacks nel 1973.––

Il ct Gonzalo Quesada a caldo disse: «Era un lancio di gioco che avevamo preparato ma non usato contro la Scozia. Non è facile essere in vantaggio e scegliere di fare un’azione con sette passaggi. Una squadra in vantaggio può non avere coraggio di continuare ad attaccare, aver paura di vincere, e di solito comincia a giocare senza rischio, magari calciando tutto. In questo momento di sofferenza della partita, mettere in campo questo schema, questo rischio è stato incredibile. Momenti in cui i giocatori ti fanno un regalo, non solo una difesa incredibile e la conquista dell’ovale. Avete visto l’identità del gioco italiano, non solo la bellezza di attaccare».

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