A Monselice il rito delle chiavette nella festa di San Valentino: oltre agli innamorati, arrivano anche tanti bambini
MONSELICE. Chiavette benedette, cuoricini, mercatini, gadget a tema, negozi addobbati a festa, visite guidate e tantissimi bambini con la loro famiglia. Il San Valentino di Monselice è ritornato ad essere la festa dei più piccoli. Un salto indietro nella tradizione: nel pomeriggio di oggi, 14 febbraio, i veri protagonisti della festa non sono stati gli innamorati, ma i bambini, i loro genitori ed i nonni. Centinaia di persone dalle 14.30 si sono date appuntamento nella cittadina murata per intraprendere nel colle della Rocca la salita delle sette chiesette che si conclude nei giardini dell’oratorio di San Giorgio dove per tutto il pomeriggio i volontari della parrocchia del Duomo hanno distribuito le chiavette dorate benedette. Una festa che dalla sua origine è stata dedicata alla protezione dei bambini dall’epilessia, infatti proprio la chiavetta era il simbolo o “amuleto” che poteva proteggere dalle malattie e che per questo per secoli ha visto in pellegrinaggio le mamme con i loro figli. Da qualche decennio però, la festa aveva messo da parte la sua vocazione e si era trasformata nella giornata degli innamorati. La tradizione oggi però ha fatto un passo indietro: erano moltissimi infatti i più piccoli, vestiti in maschera, che sono saliti all’oratorio per ricevere la chiavetta e la benedizione di don Marco all’interno della cappella dove sono conservati i resti di un San Valentino.(testo e voce di Giada Zandonà, immagini di Riccardo Andolfo per Agenzia Zangirolami)
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