A scuola con gli scacchi contro il bullismo

Giacomo Leopardi era un grande appassionato di scacchi, come lo erano, saltando nel tempo, Nabukov («I problemi di scacchi richiedono da chi li compone lo stesso livello qualitativo che caratterizza...

Giacomo Leopardi era un grande appassionato di scacchi, come lo erano, saltando nel tempo, Nabukov («I problemi di scacchi richiedono da chi li compone lo stesso livello qualitativo che caratterizza ogni altra composizione artistica: originalità, inventiva, armonia, concisione, complessità e... totale mancanza di sincerità», scriveva), Prokofiev, Sting, la Ricciarelli, Enrico Ruggeri. Giusto per fare qualche nome.

E’ da tempo ormai che Padova si va facendo un nome nel mondo degli scacchi, attirando sponsor, formando campioni: giusto oggi alle 18.30 alla Fornace Carotta (Sacra Famiglia) ci sono le premiazioni dell’Open internazionale “Città di Padova-Obiettivo Risarcimento”: si sono sfidati in duecento, i migliori giocatori del mondo, tra cui la “regina degli scacchi”, la campionessa italiana in carica Daniela Movileanu; l’ucraino Yuri Vovk che ha vinto la scorsa edizione del torneo; il bulgaro Kiril Georgiev a lungo tra i primi dieci giocatori al mondo; l’africano Kenny Solomon (Sud Africa), poi i padovani Carlo Rossi e Federico Manca, il pluricampione italiano Michele Godena e il campione italiano under 16 Lorenzo Lodici.

Primo dei padovani, il maestro internazionale Carlo Rossi con due vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Per quanto riguarda le donne in gara, la migliore è, fino a ieri, Marina Brunello, seguita da Alessia Santeramo, campionessa italiana under 18, e da Daniela Movileanu, campionessa italiana assoluta.

Ma gli scacchi non sono solo mega campioni e mega sfide, sono anche una passione da coltivare e condividere, un esercizio, un’arte, un gioco che, grazie agli sforzi della Federazione scacchistica italiana, sta ora entrando nelle scuole. Sviluppano l’autocontrollo, aumentano la concentrazione, combattono atteggiamenti prevaricatori. E migliorano il rendimento sui banchi. Sono alleati preziosi contro il bullismo nelle scuole.

Per questo la Federazione ha avviato il progetto “Scacchi a scuola”, iniziativa già concreta a livello internazionale. E ora pronta a “conquistare” anche il Veneto, dove già da qualche anno gli scacchi sono entrati a scuola.

«Gli scacchi sviluppano la capacità di analisi e di sintesi, rafforzano la memoria, stimolano pazienza e fiducia in se stessi, insegnano rispetto delle regole e controllo dell’aggressività», spiegano i promotori del progetto che prevede che ogni studente minorenne possa collegarsi - previa autorizzazione dell'istituto di riferimento e dei genitori - a una piattaforma online e iniziare a sfidare compagni di banco o sconosciuti coetanei lontani. L'accesso è gratuito, ci si potrà sfidare la mattina in classe - se nel Progetto formativo della singola scuola è previsto - o il pomeriggio da casa.

(a.pi.)

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