Accorpamenti scolastici, i Comuni fanno i conti

Vigodarzere ha servizi in comune con Cadoneghe ma potrebbe ritrovarsi con Limena
CADONEGHE La scuola Don Milani
CADONEGHE La scuola Don Milani
 
CADONEGHE.
Presidi sempre meno con la penna in mano e sempre più con la calcolatrice a far quadrare i conti. Le indicazioni della legge finanziaria prevedono che spariscano le direzioni didattiche, perché tutto dovrà essere accorpato in istituti comprensivi con almeno mille alunni. Indicazioni precise dalla Regione ancora mancano (per fine mese è prevista una riunione esplicativa con i presidi), ma già se ne parla, anche perchè le imposizioni dall'alto graveranno sui Comuni, chiamati a riorganizzare i servizi scolastici.  «In un certo senso eravamo stati profetici - sostiene il sindaco di Cadoneghe, Mirco Gastaldon -, perché cinque anni fa chiedemmo di poter accorpare direzione didattica e istituto comprensivo, ma nessun preside se la sentì di gestire i nostri numeri». A Cadoneghe infatti, l'anno scolastico è iniziato con ben 1640 alunni, dalle materne alle medie, cui si devono aggiungere 200 persone tra insegnati, personale amministrativo e bidelli. Un paese nel paese. Se Cadoneghe da sola ha i numeri per creare un unico istituto comprensivo, nell'hinterland padovano ci sono cifre e situazioni diverse. Vigodarzere, ad esempio, conta 980 alunni, solo 20 in meno del limite di legge: ancora non è chiaro se potrà far istituto a sé oppure se, come si mormora, le sarà accorpata Limena, che con 600 alunni da sola non ce la può fare.  «Non credo che negli accorpamenti seguiranno i criteri di vicinanza o di servizi già in comune - interviene il sindaco di Vigodarzere, Francesco Vezzaro. - Non lo hanno mai fatto. Noi comunque abbiamo i servizi scolastici affidati all'Unione Medio Brenta insieme a Cadoneghe». Questo significa che Limena, se venisse accorpata a Vigodarzere, dovrebbe spostare anche i suoi in Unione, in modo da avere uniche gare d'appalto per mensa e trasporto scolastico? Ancora non si sa.  Si sa però che ad Albignasego la scuola media, retta da un preside, dovrà essere inserita dentro l'istituto comprensivo. «La nostra scuola media conta 700 alunni, mentre le elementari 1100 - spiega il primo cittadino di Albignasego, Massimiliano Barison -. Saremmo quindi in grado di riunire tutti in un unico grande istituto comprensivo, ma potrebbe essere che accorpino la media ad un altro Comune vicino, visto che alla fine sarebbero quasi 2000 ragazzi da gestire, oltre al personale. Come tutti, siamo anche noi in attesa di chiare indicazioni».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova