Addio a Carla Poli, regina delle cave e delle discariche

VEDELAGO. Dei rifiuti ha fatto il suo lavoro e la sua missione. Tanto da essere indicata da Beppe Grillo e dal Movimento Cinque Stelle come la massima esperta in materia di riciclo al 100%, quando...
Di Alessia De Marchi

VEDELAGO. Dei rifiuti ha fatto il suo lavoro e la sua missione. Tanto da essere indicata da Beppe Grillo e dal Movimento Cinque Stelle come la massima esperta in materia di riciclo al 100%, quando tale scelta era poco percorsa. Carla Poli si è spenta domenica all’ospedale di Bassano dov’era ricoverata da qualche settimana. Aveva 68 anni. Una malattia ha consumato la sua tempra di guerriera in un mese e mezzo, poco più. Di origine rodigine, era arrivata a Monselice dove ha conosciuto il marito Artemio Mardegan, noto imprenditore delle cave. Insieme nel 1971, sono scesi a Vedelago per coltivare una nuova attività di escavazione. Lungo la Postumia Romana hanno aperto la cava Vittoria, una voragine che si è mangiata 2,5 milioni di metri cubi. Carla Poli, diploma in tasca e laurea inseguita ma non raggiunta per l’irrompere della vita lavorativa, collaborava nell’impero del marito, donna forte e determinata in un modo tutto maschile. A fine degli anni Ottanta, quando nella Marca l’emergenza era lo smaltimento dei rifiuti, ha virato dalle cave alle discariche. I bacini erosi dalle ruspe per “estrarre” la ghiaia, diventavano ottimi contenitori per i rifiuti. Entra come socia fondatrice con altri cavatori nella società Geonova, specializzata nel trattamento dei rifiuti. Ovvero raccolta e successivo smaltimento nelle ex cave di montagne di rifiuti urbani e non. Riese, Vedelago, San Floriano di Castelfranco, Istrana: i “buchi” fatti dalle ruspe venivano riempiti con immondizie in base a un decreto della Provincia di Treviso. Un decreto avversato fino alla Corte Costituzionale e alla vittoria definitiva contro il fronte dei cavatori dall’ex sindaco di Vedelago, Remigio Parisotto. Carla Poli ha voluto un albero come simbolo della Geonova, segno della sua propensione per i temi ambientali. A fine anni Novanta si è cimentata nel mondo delle acque: ha dato vita a Fonte Margherita, uno stabilimento a Torrebelvicino, nel Vicentino. Impresa , chiusasi con un fallimento. Nel 2000 l’avvio del Centro Riciclo Vedelago, per il recupero totale del rifiuto (plastica e carta, in particolare). In quell’anno un incendio doloso in casa, letto come un avvertimento. Carla Poli era chiamata ovunque a relazionare sul Centro Riciclo, un’idea in cui ha creduto anche l’Europa stanziando fondi e crollata definitivamente nel 2014, al diffondersi della nuova raccolta differenziata. Da allora si è dedicata al suo agriturismo Tenuta Verde, aperto nel 1986. Lascia il figlio Alessandro Mardegan. I funerali domani alle 15 nella chiesa di Fossalunga .

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