Addio Bs-Pd, arrivano 70 milioni

La conferma è arrivata, via fax, soltanto nel pomeriggio. Un «affare» che vale un centinaio di milioni di euro. Vito Gamberale con F2I ha chiuso la trattativa privata con i Comuni di Padova e Vicenza e la Provincia di Padova per l’acquisto del pacchetto di azioni dell’Autostrada Brescia-Padova.
Durante la seduta della giunta a palazzo Moroni era la notizia che tutti (a cominciare dal sindaco Flavio Zanonato) aspettavano. E oggi anche Barbara Degani, presidente della Provincia, può partire con l’animo sollevato: 40 milioni in arrivo con l’intesa che sarà esaminata la prossima settimana. Tagliata fuori la Camera di commercio che ha pagato a caro prezzo le esitazioni del presidente Roberto Furlan.
Il fax sancisce la definitiva chiusura della delicata trattativa fra le parti. Il fondo di Gamberale si è dimostrato «convincente» nell’offerta che comprende il 3,85% delle azioni della Brescia-Padova nel portafoglio dell’Amministrazione comunale. Una quota identica è nelle mani del sindaco pro tempore di Vicenza, Achille Variati. La Provincia ha aggiunto le sue azioni allo stesso prezzo delle altre.
Definito l’accordo, un bel sospiro di sollievo per i protagonisti. Significa che nelle casse di palazzo Moroni arriveranno circa 32 milioni come in quelle del municipio di Vicenza. Per palazzo santo Stefano la cifra lieviterà oltre i 40 milioni.
Finchè non ha avuto davanti agli occhi il documento ufficiale, Zanonato ha accuratamente evitato di pronunciarsi. «Le trattative non si sono ancora concluse. Vi farò sapere quando sarà il momento» ha risposto il sindaco ai cronisti nella consueta conferenza stampa al termine della giunta. E anche in serata Zanonato ha optato per la linea della massima riservatezza. Niente dichiarazioni. Il fax con l’impegno di Gamberale rappresenta l’esito caldeggiato, tuttavia non esaurisce la procedura aperta per la cessione delle quote della Brescia-Padova. Era una trattativa privata incardinata sull’offerta che è arrivata; ma gli altri soci dell’Autostrada possono sempre esercitare il diritto di prelazione. Per di più, il traguardo dell’operazione fra enti pubblici e fondo F2I sarà tagliato solo alla luce delle necessarie formalità all’interno del Consiglio di amministrazione, che entro la fine dell’anno potrebbe anche doversi misurare con un aumento di capitale.
La certezza, invece, riguarda la disponibilità della somma nelle casse degli enti pubblici. Sono soldi che diventeranno, comunque, disponibili soltanto nel 2012 e che andranno contabilizzati nel bilancio in funzione delle opere già previste (nel caso della Provincia, strade e altri interventi strutturali sulla viabilità).
Si chiude, insomma, un altro capitolo delle dismissioni e alienazioni patrimoniali per far quadrare i conti all’epoca del patto di stabilità e dei draconiani tagli al trasferimento di risorse, da Roma come da Venezia. A settembre, erano state vendute le azioni dell’Autostrada Serenissima. Adesso sono già «in viaggio» quelle della Brescia-Padova.
Matteo Bernardini
Ernesto Milanesi
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