Adl Cobas «L’azienda pensi prima ai lavoratori»

Con il patteggiamento dei suoi manager Grafica Veneta vorrebbe «ricostruirsi la faccia o lavarsi la coscienza – denuncia Adl Cobas – non assumendo i lavoratori gravemente sfruttati all’interno del proprio stabilimento, ma elargendo 200 mila ad una non meglio precisata “comunità pakistana”».

Il sindacato di base contesta dunque la scelta dell’avvocato di Giorgio Bertan e Giampaolo Pinton di avvalersi del patteggiamento e rimanda a quello che indica come il vero «nocciolo del problema»: «Sedersi al tavolo prefettizio, verificare chi effettivamente lavorava in Grafica Veneta ed in base a riscontri oggettivi, che ci sono, procedere alle assunzioni di tutti quei lavoratori che avevano il badge per entrare in Grafica Veneta o che utilizzavano quello di qualcun altro, procedere alla regolarizzazione di chi lavorava in nero, collaborare alla soluzione dei problemi di sistemazione abitativa e aprire il confronto sulle differenze retributive dovute per la corresponsione irregolare delle retribuzioni». —



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