Afflusso-record in città Clienti in coda alle casse

Oltre al Billa ieri hanno aperto anche Alì, Pam, Despar, Auchan e Iperlando Le contestazioni non si placano, proteste anche per 25 aprile e 1 maggio

Nonostante le polemiche degli ultimi giorni, i sei punti vendita Billa rimasti aperti a Pasqua, in città ed in provincia, hanno registrato un buon risultato dal punto di vista degli incassi, che, naturalmente, come il Gruppo Rewe aveva preannunciato, saranno devoluti in beneficenza alla Città della Speranza.

Lunedì di spesa.

Ieri, invece, a Pasquetta, i supermercati aperti sono stati molti. Oltre ai “soliti” Billa, che hanno tenuto le serrande alzate quasi ovunque, porte aperte in tanti Alì Market, tra cui in quello di via Saetta, all’Arcella, al Pam di Piazzetta Garzeria (aperto sino alle 20), al piccolo Punto Despar, in stazione (dove, però, in base all’ordinanza comunale contro gli ubriaconi, non si possono acquistare bevande alcoliche), all’Auchan, in via Venezia e negli Iperlando della provincia, dislocati a Camposampiero, Cittadella e Conselve, che hanno chiuso i battenti alle otto di sera e che, a causa del maltempo, sono stati presi d’assalto da migliaia di consumatori.

Serrande abbassate, infine, all’Ipercop di Busa di Vigonza ed alla Coop del centro, in via Zabarella. Ieri pomeriggio, alle 18.15, alle casse del Pam davanti al Pedrocchi, c’erano ancora centinaia di consumatori. «Sono entrato perché fuori piove, ma non sono d’accordo con le aperture indiscriminate dei supermercati» osserva un signore sui 50 anni, un napoletano in vacanza in città». Ma la maggioranza sembra pienamente d’accordo con le porte aperte anche nelle festività più importanti dell’anno. «È inutile coniare tortuosi giri di parole» sostiene Antonio Gambino, responsabile del Centro Trapianti Gallucci, «questo è un servizio utile per tutti quelli che non possono farsi la spesa negli altri giorni. Con la globalizzazione il mondo cambia giorno dopo giorno. Era ancora ora che venisse modificato anche l’orario delle attività commerciali».

Il sindacato.

In compenso resta alta la protesta dei sindacati di categoria, dei partiti di sinistra e delle associazioni di categoria, con in prima fila la Confesercenti, contro la possibilità che la Grande Distribuzione ha per continuare a tenere aperti i supermercati ed i grandi magazzini in base all’articolo 31 del Decreto Salva Italia, approvato nel 2011 dal governo Monti/Passera/Fornero. «È una vergogna sociale anche per l’immagine che l’Italia ha in Europa e nel mondo» sottolinea Cecilia dè Pantz, «ma adesso, dovremmo essere, alla svolta finale. In parlamento, nella decima commissione consiliare, si dovrà affrontare la discussione sul progetto di legge che finalmente prevede il superamento del Decreto Salva Italia anche alla luce del fallimento degli obiettivi che il liberale Mario Monti si era prefigurato. Ossia crescita dei consumi, alimentari e non ed aumento dell’occupazione nel terziario».

A tale proposito i sindacati regionali di categoria del commercio, ossia Filcams-Cgil, Fisascat- Cisl ed Uiltucs-Uil, guidati, rispettivamente, dal veronese Adriano Filice, dalla rodigina Maurizia Rizzo e dal veneziano della Riviera del Brenta, Luigino Boscaro, hanno organizzato, al Centro Congressi Papa Luciani lunedì 28 aprile un attivo dei delegati, al quale parteciperanno anche rappresentanti della Cei, di Ascom e Confesercenti ed alcuni leader politici. Il nodo delle aperture durante le festività non è chiuso. Il 25 aprile, Festa della Liberazione, aperture a nastro quasi ovunque, tra cui ai Pam, Alì Market, Despar, Famila, Billa, Coin, Oviesse e Rinascente. In via straordinaria aperte anche numerose botteghe di Sotto al Salone (in tutto sono 50). Non ci sarà rispetto neanche per il Primo Maggio. Aperto il Pam davanti al Pedrocchi, il Despar in franchising di via Tiziano Aspetti (quello in stazione sarà chiuso), Rinascente, Oviesse, Coin, Rizzato Calzature, il megastore cinese Cvg, gli Iperlando ubicati in provincia ed il solito Mohammed a Borgomagno, che gestisce l’ex negozio di ortofrutta Bertaggia.

Felice Paduano

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