Albignasego, aumentano le tasse

Imu aliquota dello 0,4 per la prima casa e dello 0,78 per gli altri immobili; Irpef più 0,50 e 0,80 e la Tia cresce del 3%
1 NOVEMBRE 2003 G.M. QUARTIERE EDIFICATO AD ALBIGNASEGO (CARRAI) QUARTIERE EDIFICATO AD ALBIGNASEGO (CARRAI)
1 NOVEMBRE 2003 G.M. QUARTIERE EDIFICATO AD ALBIGNASEGO (CARRAI) QUARTIERE EDIFICATO AD ALBIGNASEGO (CARRAI)

ALBIGNASEGO

La Lega Nord di Albignasego si è astenuta dal votare in consiglio comunale il regolamento per l’applicazione dell’Imu e delle aliquote per il 2012. Non una scelta contro la maggioranza con cui amministra ad Albignasego, ma contro il governo.

«Così come prevista, l’Imu sulla prima casa è un’imposta profondamente ingiusta e antisociale, che mina le fondamenta della nostra società, basata sul sudore versato per costruirsi una propria casa – spiega il direttivo della Lega albignaseghese, motivando il voto di astensione –. Ci opponiamo quindi a questa imposta, pur nella consapevolezza che il Comune di Albignasego non ha nessun potere di manovra sostanziale».

Ai cittadini di Albignasego, fatte salve le esenzioni per chi ha un reddito basso, stanno arrivando degli aumenti nella tassazione. Innanzitutto c’è l’imposta sulla casa, l’Imu, introdotta dal governo Monti. Il Comune applicherà esclusivamente l’aliquota dello 0,4 per cento sugli immobili destinati a prima casa, senza ulteriori maggiorazioni. Per far fronte però ai tagli dei trasferimenti statali, l’amministrazione ha scelto di elevare dallo 0,76 allo 0,78 per cento l’aliquota per gli altri immobili.

«Diversamente – spiega l’amministrazione – sarebbero venute a mancare nel bilancio comunale le risorse necessarie per garantire mensa scolastica, asilo nido, trasporto scolastico, servizi sociali».

Per quanto riguarda l’Irpef, sarà applicata l’aliquota pari a 0,50 punti percentuali per un reddito imponibile non superiore ai 28 mila euro, mente ai redditi superiori sarà applicato lo 0,80.

La Tariffa di igiene ambientale subirà un aumento del 3 per cento, in maniera da contribuire ad introitare i 2 milioni e mezzo di euro necessari al costo per la gestione dei rifiuti urbani di quest’anno. Di contro, però, cambieranno i parametri di calcolo della Tia per le case sfitte: finora si calcolava come se ci fossero due persone, che sarà abbassato a una sola, in modo da alleggerire le spese ai proprietari.

Per cercare poi di incrementare le entrate, il Comune sta controllando tutti i possibili evasori: l’anno scorso, grazie ai controlli, sono stati recuperati 322 mila euro di Ici, 17 mila euro dall’imposta sulla pubblicità, 300 mila euro sulla tariffa dei rifiuti.

Cristina Salvato

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