All'istituto Marconi dimezzata la Prima D

Bocciati 14 dei 30 alunni dell’indirizzo meccanico. Due respinti in prima elementare anche alla “Muratori”

PADOVA. Una classe decapitata. Così si potrebbe definire la Prima D dell’indirizzo meccanico all’istituto superiore Guglielmo Marconi (guidato dalla preside Maddalena Carraro). Gli scrutini si sono conclusi con un verdetto spietato: sono stati bocciati ben 14 dei 30 alunni. In pratica, metà classe non è stata ritenuta in grado di poter continuare regolarmente gli studi. Una stangata così pesante non si era mai registrata nella scuola di via Manzoni. La Prima D letteralmente dimezzata fa specie, almeno quanto gli alunni di prima elementare bocciati (anche in città, alla «Muratori» della Santissima Trinità: due alunni stranieri).

I quadri di fine anno scolastico al marconi registrano la mano pesante anche in Prima-Trasporti (6 bocciati su 27 alunni); in Prima G meccanica ( 5 su 24 ); Prima H elettronica (8 su 29 più 11 sospesi); Prima Em (8 su 29 ) ed in prima F, dove sono stati respinti 12 studenti su 24, dei quali 6 stranieri. Stangata anche in Prima Ae( 9 su 28) ed in prima Be (10 su 29). E’ andata meglio nelle seconde, nelle terze e nelle quarte classi. Con l’eccezione della quarta Mas serale: quattro studenti-lavoratori sono stati bocciati ed altri quattro (tutti immigrati) si sono ritirati prima della fine delle lezioni.

Sulla “strage degli innocenti” nelle classi prime del Marconi commentano la preside del Marconi Maddalena Carraro ed il sindacalista della Cgil Salvatore “Totò” Mazza. «Non è un caso che le bocciature più pesanti siano avvenute solo nelle prime» osserva la dirigente scolastica «anche al Marconi, come in quasi tutti gli istituti superiori, si ripropone ogni anno il problema dei ragazzi che provengono dalle medie con una preparazione di base insufficiente. Per il resto la valutazione dei docenti è stata corretta ed equilibrata anche perché nel corso dei due quadrimestri abbiamo fatto di tutto per venire incontro ai bisogni di recupero degli studenti in diffcioltà».

Sintetico il commento di Mazza: «Purtroppo, questi sono i frutti dei tagli dei docenti operati dai ministri Gelmini e Tremonti durante l’ultimo governo Berlusconi, che ha costretto i singoli istituti a formare classi fino a 30 alunni» afferma il segretario regionale della Flc-Cgil.

Mano pesante, ma non come al Marconi, anche all’istituto Bernardi: in Prima MTe si contano 10 bocciati, dei quali 6 figli d’immigrati, su 29 alunni della classe; in Prima Mtc, ne sono stati respinti 7 su 23. Nella norma i risultati al Ruzza (preside Anna Maria Addante). Solo in Prima B.od 4 bocciati su 22 ed in Quarta serale, moda, dove ne sono stati “trattenuti” 6 su 16, di cui quattro stranieri.

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