All’ospedale Sant’Antonio il parcheggio si fa in ogni caso
FACCIOLATI. Il parcheggio dell’ospedale Sant’Antonio (esterno alla struttura, tra via Canestrini, via Lazara, via Ronchi e la pista ciclabile Sografi-Voltabarozzo) si farà, con o senza l’approvazione del comitato dei residenti del rione. Il progetto c’è già: 8.000 metri quadrati, 123 posti auto e una rotonda tra via Canestrini e via Lazara come raccordo viabilistico tra il polo sanitario e il quartiere. Prossimamente passerà dal Consiglio Comunale e poi, risorse permettendo, via ai lavori. Ai residenti non resta che arginare i “danni”. In testa al comitato il consigliere regionale Antoniono Pipitone (Idv), già residente di via Lazara e il compagno di partito Giorgio Peretti. «La nostra contrarietà a questa ennesima colata di cemento – attacca Pipitone – è ormai nota. Il parcheggio poteva evitarsi realizzando un park multipiano o interrato all’interno dell’ospedale. Ma questa è storia. Quindi abbiamo studiato il progetto e proposto alcune modifiche per ridurre l’impatto ambientale, idrogeologico (visto che le nostre case vanno sott’acqua alla prima pioggia intensa) e viabilistico». Dunque: uso di materiale permeabile e drenante al 100% per la pavimentazione; corridoio verde tra case-parcheggio e parcheggio-ciclabile (il chè comporterebbe il “taglio” di una ventina di posti e l’aumento della distanza dalla pista); sosta riservata solo ai dipendenti del Sant'Antonio (circa 400 persone); area chiusa con sbarra e sorvegliato dalla vigilanza di notte; parcheggio alla fine di via Lazara riservato ai residenti; nuova illuminaizone. (e.sci.)
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