Alunno picchia la bidella a Padova: «Ha bisogno di sostegno»

L’episodio è accaduto durante l’intervallo in una scuola primaria cittadina. I genitori degli altri bambini chiedono che intervenga la direzione scolastica

PADOVA. Una bidella di una scuola primaria lunedì mattina è finita al pronto soccorso dopo essere stata bersaglio di uno scatto di aggressività da parte di un alunno. Il fatto è successo in una scuola elementare di Padova. Durante l’intervallo, un bambino di origine straniera, che frequenta il terzo anno della scuola elementare e che avrebbe qualche difficoltà comportamentale, ha improvvisamente manifestato un forte attacco d’ira. Attacco che si è sfogato su un’operatrice scolastica che in quel momento stava svolgendo servizio di sorveglianza.

Il piccolo si sarebbe avvicinato alla bidella e l’avrebbe colpita con alcuni calci e pugni, facendola addirittura finire a terra. Immediatamente soccorsa dalle insegnanti che hanno assistito alla scena, la donna dolorante è stata aiutata a rialzarsi, mentre il bambino, preso da parte, è stato fatto calmare. Un po’ per il forte spavento, un po’ per la paura di essersi fatta male, l’operatrice scolastica ha deciso di ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove si è recata autonomamente. Fortunatamente all’ospedale non le hanno trovato nulla di grave se non qualche botta. In ogni caso la bidella da lunedì è a riposo, a casa, e ritornerà al lavoro solo tra qualche giorno.

Intanto, l’episodio ha scatenato le ire di diversi genitori che chiedono alla direzione della scuola di prendere seri provvedimenti. «Siamo preoccupati perché questa volta è toccato alla bidella, ma la prossima volta può farsi male qualche bambino», dice una mamma fuori dalla scuola. «Sappiamo che il bambino che ha dato i calci e i pugni è un bambino con delle difficoltà, spesso i nostri figli ci raccontano che arriva in classe arrabbiato e che tira gli oggetti contro i compagni e le maestre». I genitori non se la prendono con il piccolo di 8 anni, ma chiedono alla scuola di fare qualcosa perché la situazione non sfugga di mano. «Il bambino avrebbe bisogno di un sostegno durante le ore scolastiche o forse ci vorrebbe qualcuno che indagasse le dinamiche familiari da cui proviene», dice un’altra mamma. «Non è normale che un bambino di otto anni arrivi a scuola con tanto nervosismo, che poi fa esplodere contro compagni e insegnanti. Bisognerebbe capire cosa lo porta a comportarsi così».

La scuola da parte sua sta cercando di tranquillizzare i genitori che martedì mattina e ieri mattina all’inizio delle lezioni si sono fermati a discutere tra loro dell’accaduto, chiedendo anche un incontro alla preside. La dirigenza scolastica sta ora cercando di capire che tipo di provvedimenti potrebbero essere presi a fronte di una situazione di questo tipo, che vede coinvolto un bambino così piccolo.

Argomenti:scuola

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova