Ammortizzatori sociali finalmente i primi soldi

Una boccata di ossigeno per duemila lavoratori senza stipendio da febbraio «Pagate finora il 79% delle domande autorizzate di cassa integrazione»
COLUCCI-FOTOPIRAN-ABANO-FLASH MOB PROTESTA LAVORATORI ALBERGHIERI
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ABANO T.

Finalmente si sta sbloccando il pagamento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori termali e padovani. Cominciano ad arrivare i soldi relativamente al Fis, il Fondo d’Integrazione Salariale previsto per i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato, e la cassa integrazione in deroga per le imprese con meno di 5 dipendenti.



Una boccata d’ossigeno quindi per i lavoratori, che non percepivano di fatto un euro dallo stipendio incassato relativo a febbraio. «Stiamo parlando», spiega il segretario provinciale della Fisascat, Marco Bodon, «di circa 2 mila lavoratori, ai quali erano stati promessi gli ammortizzatori sociali lo scorso 15 aprile. Dopo tanta attesa e problemi per le famiglie l’Inps ha iniziato a pagare le domande arrivate per quanto concerne le prime nove settimane di ammortizzatori necessarie per affrontare la chiusura totale di hotel, bar e ristoranti, quindi del settore termale e di tutto l’indotto».



È ben avviato anche il pagamento della Cig, la cassa integrazione in deroga. In questo caso la Fisascat fornisce un dato che riguarda tutto il Padovano e che comprende le aziende come bar e ristoranti che hanno meno di 5 lavoratori. «Sono state pagate 27.628 domande, pari al 79% delle autorizzate, e 76.643 lavoratori, pari al 70%», rileva ancora Bodon. «Tenendo buona una stima del numero complessivo di lavoratori interessati pari a 110.000. Ovviamente, se il numero reale dei lavoratori interessati risultasse ex post inferiore, tale percentuale si innalzerebbe. Confermo che l’impegno di completare i pagamenti entro il mese corrente, sarà rispettato».



La situazione più complessa in questo momento riguarda invece i circa 1.500 lavoratori del Bacino Termale Euganeo che sono assunti con contratto a tempo determinato e che hanno diritto alla Naspi, l’ammortizzatore sociale che come il Fis consente al dipendente di percepire l’80% dello stipendio garantito. «Per loto il problema è che si sta correndo un rischio forte, ossia quello dell’esaurimento delle 24 mensilità di Naspi alle quali ciascun dipendente può avere diritto. Ci attendiamo degli interventi che vadano a regolamentare questo fronte, garantendo ancora sostegno al reddito al dipendente». Ma non è tutto. «Vanno anche ricordati i mille dipendenti che erano stati assunti con contratto a tempo determinato che non riprenderanno a lavorare».



Gli hotel termali stanno riprendendo lentamente in questi giorni l’attività. Venerdì ha riaperto il Mioni Royal San di Montegrotto. Dal prossimo fine settimana ci sarà un’impennata di riaperture. «Stiamo inoltrando le richieste che riguardano l’allungamento degli ammortizzatori sociali per altre 9 settimane», svela Bodon. «I lavoratori avranno ammortizzatori garantiti intanto almeno fino ad agosto. Andiamo incontro a una ripartenza che vedrà impiegata solo una piccola fetta dei dipendenti, che saranno chiamati a lavorare a rotazione. In pratica molte aziende faranno lavorare a turno il più ampio numero di lavoratori possibile e quindi pochi di loro lavoreranno con costanza tutta la settimana. Questo in attesa che il mercato turistico si sblocchi e arrivino più clienti». —



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