Anna Valle sul palco Confidenze troppo intime per il debutto

Anna Valle debutta a teatro Da Thiene una tournée in Veneto
THIENE.
Che Anna Valle sia bellissima lo dice il titolo di Miss Italia conquistato nel 1995. Che fosse anche brava, lo si era visto nelle numerose serie televisive, (una su tutte la celebre «Commesse") che le sono valse, tra gli altri riconoscimenti, il Telegatto per «Cuore»; e lo confermano i molti ruoli importanti che ha interpretato, tra cui Cleopatra per Roger Young, la principessa Soraya per Lodovico Gasparini e la meravigliosa Jackye Kennedy nella produzione «Callas Onassis» di Giorgio Capitani. L'altro ieri sera, al comunale di Thiene, si è dimostrata altrettanto brava sul palcoscenico, che aveva calcato solo da studentessa al teatro greco di Siracusa. Interpretando il ruolo di protagonista in «Confidenze troppo intime», diretto da Piergiorgio Piccoli, Anna Valle ha così debuttato da attrice di teatro, reggendo senza cali due ore di spettacolo, prossimamente in tournée in una decina di tappe in Veneto. Il pubblico, che ormai la sente una concittadina (l'attrice vive da qualche anno a Vicenza con il marito e la figlia), l'ha accolta con un calore affettuoso e con il tutto esaurito, previsto fino a stasera, data dell'ultima replica thienese. «Confidenze troppo intime» è un testo del francese Jerome Tonnerre (tradotto da David Conati), da cui nel 2003 il regista Patrice Leconte aveva tratto un film. All'apparenza una semplice commedia degli equivoci (una giovane donna confida le sue frustrazioni sentimentali ad un consulente del lavoro, scambiandolo per uno psicanalista), il testo è in realtà ricco di sfumature, che si reggono da sole, senza bisogno della suspense. Il consulente Faber (Aristide Genovese), nonostante sia molto colpito dalle confidenze e dal fascino della bella Anne (Anna Valle), le svela quasi subito l'equivoco ma questo non modifica il gioco. Anzi. La consapevolezza alza la posta e i due continuano comunque a vedersi nello studio-appartamento di Faber, che è un po' rifugio un po' prigione. Da lì entrambi dovranno uscire, liberandosi ciascuno delle proprie catene emotive e preparando lo scioglimento. Nel ruolo di aiutanti il dottor Monnier, ovvero lo psicanalista, interpretato da un bravissimo Ulisse Lendaro (nella vita marito di Anna Valle), e Jeanne (Anna Zago) ex compagna di Faber, perennemente indecisa tra il bisogno di tornare da lui e quello di prenderne definitivamente le distanze. Ne esce una commedia umana immediata ma non semplicistica, nella quale si sorride spesso ma ci si riconosce e un po' anche si soffre. L'azione è lineare, come evidenziano i numerosi cambi di scena che si susseguono come sequenze simmetriche. Tutto, compresa la ripetitività dei quadri scenici, concorre a rendere l'idea della gabbia emotiva nella quale agiscono i personaggi, ora claustrofobici ora bisognosi di rinchiudersi. La cura, ovvero la salvezza per dirla con Gaber, è solo la strada. Dove la famiglia soffoca, invischia, ricatta, la liberazione avviene abbattendo le pareti, di casa e di sé. Per ritrovare equilibri nuovi, che, per esser sani, dovranno essere mobili. Di tutto rispetto la prova per la compagnia Theama, che con questa produzione affronta un coraggioso salto di qualità. «Confidenze troppo intime» ha forse bisogno di qualche replica per serrare un po' il ritmo, ma l'impianto funziona e il pubblico lo ha gradito. Dopo il debutto di Thiene lo spettacolo replica il 4 e 5 dicembre a Pieve di Soligo nel trevigiano e Noventa Vicentina, l'11 e il 12 dicembre a Castelfranco (Teatro Accademico). A gennaio Anna Valle sarà al teatro Serafin di Cavarzere (15 e 16), mentre a febbraio farà tappa a Jesolo (18) e San Martino Buon Albergo (19).
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video