Anni di attesa per un treno che ferma la stazione dopo

Claudio Ivizzi riprende la battaglia per rendere operativo lo scalo di Trebaseleghe «Pendolari costretti ad andare ogni giorno a Noale». Scatta la raccolta di firme
Di Francesco Zuanon
POLETTO.CONSIGLIERI E ASSESSORI COMUNE PIAZZOLA.ass fabio malaman
POLETTO.CONSIGLIERI E ASSESSORI COMUNE PIAZZOLA.ass fabio malaman

TREBASELEGHE. «Undici anni di attesa per non avere ancora la fermata del treno dei pendolari, alle 7: il treno arriva ma non si ferma e noi lo vediamo passare». Claudio Ivizzi, 59 anni fresco di pensione dal Ministero dei Beni Culturali per il quale lavorava in centro storico a Venezia, continua la sua battaglia che dura ormai dal 2005, anno in cui venne inaugurata la stazione dei treni a Trebaseleghe.

«Non è accettabile che il treno diretto a Venezia non si fermi nell'orario di punta dei pendolari, costretti quindi a prendere la macchina e a raggiungere Noale o Piombino Dese per arrivare in orario a scuola o in ufficio. L'orario cadenzato per Trebaseleghe prevede un treno ogni ora al minuto 20, ma partire alle 7.20 è troppo tardi per arrivare a Venezia in orario d'ufficio o per l'inizio delle lezioni».

E così, ogni giorno Ivizzi accompagna, in macchina, il figlio a Noale a prendere lo stesso treno che qualche minuto prima sfreccia senza fermarsi a Trebaseleghe. Identico problema anche per il treno in direzione opposta per i pendolari diretti a Castelfranco Veneto. «Ho deciso quindi di promuovere una raccolta di firme a sostegno della richiesta di questa fermata. Tanto più che, alla stazione di Salzano-Robegano, poco dopo Noale, con il nuovo orario sono stati aggiunti dei treni richiesti dagli utenti e quindi non vedo perché noi a Trebaseleghe dobbiamo essere utenti di serie B», continua Ivizzi. «Porterò personalmente tutte le firme raccolte all'assessore regionale ai trasporti Elisa de Berti, perché si renda conto del disservizio e di quanto poco servirebbe per rendere funzionale la nostra stazione».

La nuova stazione di Trebaseleghe fu accolta undici anni fa con grandi speranze dai tanti pendolari, ma si rivelò ben presto una stazione "zoppa" perché mancavano e mancano ancora i treni negli orari di punta. «Ma i treni passano, noi vogliamo che si fermino», ricorda Claudio Ivizzi, promotore del comitato di utenti. Nei prossimi giorni inizierà la raccolta firme con appositi volantini informativi distribuiti in tutto il territorio comunale.

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