Apre vicino alla stazione una banca marocchina

Aperta, in Corso del Popolo, al civico 1, all’angolo con via Trieste, ossia a pochi metri dalla fermata del tram, la seconda banca marocchina in città. Quella che è stata aperta tre anni fa si trova a soli cento metri, ossia sempre in Corso del Popolo e quasi all’incrocio con via Ugo Foscolo e si chiama Attijariwafa.
Il secondo sportello marocchino fa parte del circuito Bmce-Euro Service, che, a sua volta, è inserito nel Gruppo Mmce Bank. La sede centrale è a Casablanca, la più grande città del Marocco, che, da anni, ha una serie di filiali in tutta Europa. Specialmente in Spagna e in Francia. In realtà la nuova banca magrebina doveva aprire già due anni fa, ma, evidentemente, mancava l’autorizzazione definitiva da parte della Banca d’Italia.
Com’è scritto nel dèpliant, già in distribuzione ai primi clienti, la seconda banca araba in città si occupa, principalmente, del trasferimento del danaro nello splendido Paese del Magreb, con capitale politica a Rabat. Gli euro o gli altri tipi di moneta, che vengono presentati agli sportelli della nuova filiale, possono essere inviati in Marocco con due soluzioni distinte. O mediante bonifico occasionale oppure attraverso il trasferimento permanente mediante addebito sul proprio conto corrente.
Naturalmente la nuova Bmce di Padova dispone di tanti altri servizi, tipici anche delle banche italiane. Con l’apertura dello sportello di Padova salgono a quattro le filiali della Bmce in Italia. Le altre tre banche si trovano a Milano, a Torino ed a Bologna, in viale Pietro Pietramellara 35. Tra l’altro la nuova banca marocchina rappresenta un’opportunità in più anche per i veneti e padovani in particolare, che hanno rapporti d’affari e commerciali in genere con il Marocco.
Tra i potenziali clienti anche i padovani, che hanno comprato residenze turistiche nell’area del Magreb e in particolare a Marrakesh, dove, nei cosiddetti riad, vanno a «svernare», a pochi soldi, numerosi nostri concittadini.
«Per noi immigrati», dice Mohamed, un giovane marocchino che lavora in un’azienda metalmeccanica dell’Alta e abita all’Arcella, «è una grande occasione avere qui in città due banche che hanno riferimenti diretti con la nostra terra. Prima eravamo costretti ad utilizzare gli uffici dei Money Trasfert, adesso avendo aperto un conto possiamo gestire direttamente la somma da mandare mensilmente ai nostri familiari».
Felice Paduano
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