Arcella, arrestato De Leo rapinatore con il pizzino

Come Woody Allen in «Prendi i soldi e scappa», anche il padovano con precedenti per omicidio usava un foglietto («Questa è una rapina») durante i suoi «colpi»
Padova 31 dicembre 2005 G.M. Torre-Via Madonna del Rosario:RAPINA FARMACIA (BARON) Torre-Via Madonna del Rosario:RAPINA FARMACIA (BARON)
Padova 31 dicembre 2005 G.M. Torre-Via Madonna del Rosario:RAPINA FARMACIA (BARON) Torre-Via Madonna del Rosario:RAPINA FARMACIA (BARON)

ARCELLA. Nel 2009 fu arrestato dopo la rapina al Pam di Galleria San Carlo perché aveva lasciato il “pizzino” con scritto “questa è una rapina” sopra la cassa del supermercato. Un foglietto di carta su cui c’erano le sue impronte che gli agenti della Scientifica identificarono grazie anche a un precedente per omicidio che risale al 1991. Ecco perché il 17 luglio scorso Roberto De Leo, 41 anni, residente a Padova in via Da Montagnana 7 all’Arcella, si è presentato come al solito travisato, ma stavolta indossando i guanti in lattice e, soprattutto portandosi via il “pizzino”.

Accorgimenti del tutto inutili. Infatti, a parte Woody Allen che nel film (del 1969) “Prendi i soldi e scappa” che tentava una rapina in banca con un foglietto, nessun altro nel recente passato aveva utilizzato questo metodo bizzarro per rapinare un esercizio comunale. Per gli agenti della squadra Mobile diretta dal vicequestore aggiunto Marco Calì, dunque, è stato relativamente facile imboccare la strada giusta. È bastato che un poliziotto si ricordasse di aver già arrestato un rapinatore con il pizzino nel 2009. Così nei giorni scorsi la polizia lo ha raggiunto nel suo appartamento e lo ha arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dal sostituto procuratore Marco Peraro e firmata dal gip Sonia Bello. L’uomo si è detto totalmente estraneo alla vicenda. Sebbene gli agenti, durante la perquisizione, abbiano ritrovato nella sua abitazione i guanti in lattice e un block notes le cui dimensioni sono esattamente le stesse del foglio a quadretti usato per la rapina in parafarmacia di via Ansuino da Forlì del 17 luglio. Quel giorno un uomo travisato e con i guanti in lattice, entrò nel negozio e mostrò un foglietto con scritto “questa è una rapina” a una delle dipendenti che si trovava dietro il banco. Il tutto tenendo il braccio destro nascosto dietro la schiena, dando così l’impressione di essere armato. La donna, per evitare reazioni violente, aprì il registratore di cassa e consegnò i 485 euro dell’incasso giornaliero. Poi chiamò la polizia. Che nel giro di quindici giorni ha raccolto indizi sufficienti per convincere il giudice a firmare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Tra l’altro, Roberto De Leo era uscito dal Due Palazzi solo da pochi mesi, nel marzo scorso, dopo aver scontato la pena per la rapina al Pam. Passati poco più di tre mesi, quindi De Leo c’è ricascato commettendo una seconda rapina. E così gli si sono aperte di nuovo le porte del carcere.

Paolo Baron

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