Assegno ricettato Processo da rifare

CAMPOSAMPIERO

Quanto vale un assegno? I pochi centesimi del costo della carta o la cifra inserita trasformando il tagliando in un metodo di pagamento? È legato a questo interrogativo il percorso del processo che vede imputato Davide La Paglia, 45enne di Camposampiero. Quattro anni fa era stato condannato per aver pagato un motorino con un assegno staccato dal blocchetto di un ignaro correntista che lo aveva smarrito. Ricettazione e truffa, aveva stabilito il tribunale di Ferrara: 25 mesi di carcere e 700 euro di multa. Sentenza ridotta in Appello: 18 mesi e 600 euro. E scatterebbe la sospensione della pena. Il condizionale è d’obbligo perché la Cassazione, su ricorso dell’accusa, ha annullato la seconda sentenza e chiesto un nuovo giudizio. Sottolineando che, in tema di ricettazione, considerare il valore “cartaceo” di un assegno in bianco e non la potenzialità del danno che può provocare. La Corte d’Appello dovrà emettere un nuovo giudizio, tenendone conto. —

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