Asterix e Obelix ancora assieme per sconfiggere Giulio Cesare
ROMA. «Asterix incarna maliziosamente tutte le virtù dei nostri antenati Galli», così nel 1959 nasce questo singolare fumetto con la sceneggiatura di Goscinny e disegni di Uderzo che ora riapproda al cinema per l’ennesima volta con “Asterix e il regno degli Dei” che in Francia ha incassato nella prima settimana 6,2 milioni di euro e sarà nelle sale italiane con Koch Media dal 15 gennaio. Orgoglio sciovinista d’Oltralpe contro la mai superata umiliazione subita dai romani nel passato, Asterix porta avanti la sua taglia piccola di guerriero pieno di ingegno che ha sempre a portata di mano una boccetta di Panoramix, magica pozione che non può che ricordare le droghe cosiddette speed, anfetaminiche e che gli conferisce, da un momento all’altro, una forza erculea. Insieme a lui, con gli improbabili pantaloni a strisce, l’obeso Obelix. La storia di quest’ultimo film è ambientata nel 50 avanti Cristo, quando tutta la Gallia è occupata dai Romani. Tutta? Ovviamente no. Un villaggio dell’Armorica abitato da irriducibili Galli resiste ancora e sempre all’invasore.
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