Autopsia sul corpo del ventenne trovato morto dai genitori
DUE CARRARE. Nelle chiese dell’unità pastorale di Due Carrare (Carrara San Giorgio, Carrara Santo Stefano, Cornegliana e Terradura) durante le celebrazioni eucaristiche di ieri si è pregato per il ventenne che si è tolto la vita la sera di Ferragosto, impiccandosi nella sua stanza.
«Lo abbiamo ricordato, come pure i suoi genitori e tutta la sua famiglia, nella preghiera dei fedeli», fanno sapere i sacerdoti che reggono l’unità pastorale. Sul corpo del giovane è stata disposta l’autopsia, per la data dei funerali bisognerà quindi attendere il nulla osta del magistrato. Intanto ci si interroga sui motivi che hanno portato il ventenne a compiere il gesto. Un perché non si trova. I carabinieri che nella notte di venerdì e per tutta la giornata di sabato hanno sentito la fidanzata e gli amici del ragazzo sono arrivati al punto che le motivazioni restano ignote. Ma non conoscere il motivo che ha fatto scattare nella mente del ragazzo la volontà di chiudere con tutti inquieta il papà e la mamma che venerdì notte lo hanno trovato esanime al rientro da una cena. «Siamo tutti sconcertati, era un ragazzo caparbio che non si fermava facilmente di fronte alle difficoltà della vita», dice un amico. «Aveva un carattere tosto e anche quando subiva un torto non se la metteva via facilmente. Da lui non mi sarei mai aspettato un gesto del genere».
La notizia del suicidio ha provocato sul sito internet del nostro giornale una miriade di commenti. La maggior parte delle persone dà la colpa del disagio giovanile ai social network, in particolare a Facebook, dove si può contare su tanti amici ma il dialogo è solo virtuale. (g.b.)
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